(Teleborsa) -
Le Borse europee sono deboli, sfumando il tentativo di recupero avviato in apertura. Permane un clima incerto dopo tre sedute consecutive caratterizzate da forti ribassi, innescate dai crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti dopo le deludenti letture del mercato del lavoro (con la Fed vista in ritardo sull'allentamento della restrizione monetaria), dal rafforzamento dello yen per l'aumento dei tassi deciso dalla BoJ (con la corsa a chiudere le posizioni di carry trade) e dai realizzi sui big tecnologici (con Warren Buffet che ha dimezzato la propria posizione in
Apple).
Nella notte, la presidente della Fed di San Francisco
Mary Daly ha affermato che il mercato del lavoro si sta ammorbidendo e ha indicato che la banca centrale statunitense dovrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse nei prossimi trimestri, ma non è giunta alla conclusione che il mercato del lavoro ha iniziato a indebolirsi seriamente.
Le attese del mercato monetario circa i
tagli delle banche centrali si sono parzialmente ridimensionate rispetto all'impennata di ieri, puntando ora per
settembre a una riduzione di 25pb da parte della BCE e a una riduzione di 25pb, oppure 50pb con una probabilità dell'85%, da parte della Fed.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,38%. Sostanzialmente stabile l'
oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 2.412 dollari l'oncia. Giornata negativa per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 72,96 dollari per barile, in calo dello 0,03%.
Invariato lo
spread, che si posiziona a +152 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,66%.
Nello scenario borsistico europeo trascurata
Francoforte, che resta incollata sui livelli della vigilia, sostanzialmente debole
Londra, che registra una flessione dello 0,23%, e si muove sotto la parità
Parigi, evidenziando un decremento dello 0,48%.
Prevale la cautela a Piazza Affari, con il
FTSE MIB che continua la seduta con un leggero calo dello 0,50%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da cinque cali consecutivi, in essere da mercoledì scorso; sulla stessa linea, si muove al ribasso il
FTSE Italia All-Share, che perde lo 0,49%, scambiando a 33.219 punti.
In frazionale calo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,3%); sulla parità il
FTSE Italia Star (-0,18%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
Banca MPS (+7,86%, dopo
la semestrale positiva, la revisione al rialzo dell'oulook e il nuovo piano),
Nexi (+2,64%),
Iveco (+1,50%) e
Telecom Italia (+1,43%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Pirelli, che continua la seduta con -1,77%. Sotto pressione
Ferrari, che accusa un calo dell'1,68%. Scivola
Brunello Cucinelli, con un netto svantaggio dell'1,53%. Contrazione moderata per
Interpump, che soffre un calo dell'1,39%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Alerion Clean Power (+4,80%),
Ferretti (+3,08%),
Caltagirone SpA (+2,15%) e
Zignago Vetro (+1,66%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Digital Value, che continua la seduta con -3,45%. In rosso
CIR, che evidenzia un deciso ribasso del 2,84%. Spicca la prestazione negativa di
Sesa, che scende del 2,13%.
Webuild scende dell'1,69%.