(Teleborsa) -
Un bonus una tantum da 200 euro contro il “caro-vita” e, quindi, per contribuire al miglioramento del potere d’acquisto reale, rispondendo ai bisogni connessi alla sfera personale e familiare di tutte le lavoratrici e i lavoratori della Banca del Mezzogiorno (gruppo Mediocredito Centrale). È quanto stabilito in un accordo firmato ieri dai sindacati
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con i rappresentanti della Banca del Mezzogiorno. La misura, che verrà erogata il prossimo 9 agosto a titolo di welfare aziendale, si aggiunge - spiega la nota - ai
200 euro riconosciuti lo scorso 31 ottobre, con un altro accordo sindacale, sotto forma di buono carburante.
Il riconoscimento del bonus come welfare aziendale garantisce una totale esenzione previdenziale e fiscale in caso di utilizzo della soma per le seguenti finalità: scuola e istruzione, baby sitting, assistenza domiciliare, trasporto pubblico, Viaggi, tempo libero e benessere, cultura e formazione, pacchetti sanitari e servizi alla persona.
Le lavoratrici e i lavoratori potranno, in alternativa, versare l’importo di 200 euro o la parte non utilizzata a titolo di contribuzione aggiuntiva alla previdenza integrativa. "Si tratta di un buon accordo che avremmo perso con la nuova modifica di legge finanziaria 2024. Il tutto è stato possibile grazie alla trattativa condotta per l'azienda da Stefano Ferettini con tutta la compagine sindacale unitaria", commenta il coordinatore Fabi nel gruppo Mediocredito Centrale,
Carmine Iandolo.