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Banche, l'Outlook di S&P: rating stabile per il 75%, migliora la redditività

Economia
Banche, l'Outlook di S&P: rating stabile per il 75%, migliora la redditività
(Teleborsa) - Tassi d'interesse positivi, minore frammentazione e qualità degli attivi strutturalmente migliore sosterranno la capacità di guadagno delle banche italiane nel 2024 e 2025. È la previsione per l'Italiana contenuta nel nuovo report di S&P Global Ratings dedicato all’Outlook di metà anno 2024 per le banche globali, con un ulteriore specifico focus sui singoli Paesi, inclusa l’Italia. Secondo S&P le perdite su crediti aumenteranno solo moderatamente rispetto ai bassi livelli storici e le differenze tra le banche italiane diventeranno sempre più evidenti.

L’Outlook di S&P per le banche globali rimane stabile. Al 30 giugno 2024, circa il 75% degli Outlook dei rating delle banche era stabile. Questa tenuta deriva dalla solida capitalizzazione, dal miglioramento della redditività e da una qualità degli attivi ancora buona.
Il rallentamento economico previsto per la seconda metà dell'anno, con tassi d'interesse ancora elevati, metterà a dura prova i volumi di attività, la qualità degli attivi e le condizioni di finanziamento.

Il rapporto ha poi segnalato che le diverse elezioni politiche nel 2024 e i conflitti tra Russia e Ucraina, e Israele e Hamas comportano rischi di spillover, tra cui la volatilità dei mercati. Un aspetto positivo è che gli utili della maggior parte delle banche continuano a beneficiare di tassi d'interesse elevati e di perdite di credito limitate.

I mercati degli immobili commerciali (CRE) stanno ancora calando in alcune giurisdizioni, soprattutto negli Stati Uniti, in Cina e in alcuni Paesi europei. Le relative perdite di credito sono in aumento ma dovrebbero essere gestibili nella maggior parte dei casi.
La divergenza del credito proseguirà. La pressione rimarrà più pronunciata per le istituzioni finanziarie non bancarie e per le entità con profili di finanziamento deboli o con una maggiore esposizione a rischi geopolitici, politici o legati al settore degli immobili commerciali.

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