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IA, Fava (INPS): ci aiuterà molto a rimodulare e personalizzare servizi

non andrà a sostituire le persone ma a valorizzarle, dice il Presidente

Economia
IA, Fava (INPS): ci aiuterà molto a rimodulare e personalizzare servizi
(Teleborsa) - Negli ultimi 12 mesi oltre 2 milioni di cittadini attraverso il sito INPS hanno utilizzato l’Intelligenza Artificiale attraverso il “Consulente digitale delle pensioni”: un servizio realizzato nell’ambito dei progetti del PNRR, attraverso cui i pensionati, in maniera semplice, possono già oggi verificare se hanno diritto o meno a prestazioni integrative in base alla propria specifica situazione.
Lo comunica lo stesso Istituto in una nota sottolineando che l'Inps è stata tra le prime organizzazioni pubbliche in Europa ad aver implementato e oggi a utilizzare l’Intelligenza Artificiale nei servizi ai cittadini. Un dato in controtendenza stando alle evidenze emerse dal Rapporto della Commissione europea sul decennio digitale che vede l’Italia solo al 20° posto nell’implementazione della IA.

E proprio dell’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle Pubbliche Amministrazioni si è parlato nel convegno “Intelligenza Artificiale Amministrativa (IAA). Principi e regole per l’esercizio delle funzioni pubbliche” promosso dall’INPS e dall’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” / Centro Studi di Diritto ed Etica, il 4 luglio e il 5 luglio a Roma nella sede di Palazzo Wedekind.

Il convegno è stato realizzato con il coordinamento scientifico di Gennaro Terracciano in collaborazione con l’Associazione Europa, organizzazione con status partecipativo presso il Consiglio d’Europa, e patrocinato dai Dipartimenti per la Trasformazione digitale e della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Interno, dall’INAIL, dall’ISTAT e dalla Fondazione Lottomatica. Oltre 40 i relatori nazionali e internazionali che hanno aderito in una prospettiva interdisciplinare e 600 i partecipanti collegati da tutto il mondo.

Ad aprire i lavori il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, insieme al presidente dell'INPS Gabriele Fava, il rettore dell'Università di Roma “Foro Italico”, Attilio Parisi, l’avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli e il delegato generale di
Europa Ong Michel Senimon.

Sono intervenuti alla tavola rotonda finale il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, il presidente INAIL Fabrizio D’Ascenzo, il presidente dell’ISTAT Francesco Maria Chelli, il presidente della Sezione del Consiglio di Stato Michele Corradino, il direttore generale di AGID Mario Nobile, il vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali Ginevra Cerrina Feroni.

“L’Intelligenza Artificiale ci aiuterà molto nei prossimi anni a rimodulare e personalizzare i servizi e le prestazioni INPS sul ciclo della vita dei cittadini”, spiega il presidente Gabriele Fava che aggiunge: “L’Intelligenza Artificiale non andrà a sostituire le persone ma a valorizzarle, a migliorare le competenze e a rendere i servizi sempre più competitivi e contestualizzati. Nel nostro Paese c’è una paura ingiustificata nell’impiego dell’Intelligenza Artificiale, eppure è una tecnologia che è presente nella nostra vita più di quanto possiamo immaginare”.

“L’Istituto è stato uno dei primi Enti pubblici a emanare una specifica direttiva sull’uso della IA: un documento di respiro strategico con il quale ci impegniamo per un utilizzo etico e trasparente delle nuove tecnologie”, aggiunge Valeria Vittimberga, direttore generale
dell’INPS.
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