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Eurolandia in calo, con Piazza Affari fanalino di coda

FOMC: Inizia la riunione di politica monetaria

Commento, Finanza, Spread
Eurolandia in calo, con Piazza Affari fanalino di coda
(Teleborsa) - La Borsa di Milano è in netta decrescita, mentre le principali Borse europee si riducono in modo più moderato, dopo l'esito delle elezioni europee e in attesa, domani, del dato sull'inflazione americana e delle mosse della Fed, al termine della due giorni del FOMC.

Prevale la cautela sull'Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,36%. L'Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.306,4 dollari l'oncia. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 77,51 dollari per barile, in calo dello 0,29%.

In deciso rialzo lo spread, che si posiziona a +148 punti base, con un forte incremento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,13%.

Nello scenario borsistico europeo sotto pressione Francoforte, che accusa un calo dello 0,73%, scivola Londra, con un netto svantaggio dello 0,90%, e in rosso Parigi, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,08%. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell'1,38% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 36.276 punti.

Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, Amplifon avanza dell'1,25%.

I più forti ribassi, invece, si verificano su Banca MPS, che continua la seduta con -3,78%.

Spicca la prestazione negativa di Banco BPM, che scende del 3,67%.

BPER scende del 2,60%.

Calo deciso per A2A, che segna un -2,6%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, The Italian Sea Group (+2,08%), Juventus (+1,03%), Mondadori (+0,86%) e Carel Industries (+0,81%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Italmobiliare, che prosegue le contrattazioni a -4,08%.

Sotto pressione D'Amico, con un forte ribasso del 3,60%.

Soffre Banca Ifis, che evidenzia una perdita del 3,55%.

Preda dei venditori Credem, con un decremento del 3,07%.
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