(Teleborsa) -
Kruso Kapital ha chiuso il primo trimestre 2024 con un
utile a lordo delle imposte pari a 1.4 milioni in aumento su base annua dell'82%. L'
utile netto è pari a 809 mila, rispetto a 456 mila dello stesso periodo del 2023, (+77% a/a), nonostante la maggiore imposizione fiscale rispetto all’anno precedente. L’utile netto adjusted delle componenti non ricorrenti (spese derivanti principalmente dall’IPO e dall’acquisizione in corso in Portogallo, complessivamente pari a 117 mila a lordo delle tasse) è pari a 926 mila.
Al 31 marzo 2024, sono circa 71 mila le polizze di credito su pegno in Italia sottostanti i 122,6 milioni di impieghi totali (109 milioni al 31 marzo 2023), in aumento a/a (64 mila). La crescita a/a degli impieghi è stata guidata dai volumi originati dalla rete in Italia. Nell’ambito del credito su pegno in Italia, sono state realizzate 14 aste, per i beni rivenienti dal pegno.
Il
margine di intermediazione aumenta a/a del 27,9% (5,5 milioni vs 4,3 milioni nel 1Q 2023), principalmente per il contributo del credito su pegno, a seguito dei maggiori impieghi e della più alta marginalità. Il business delle aste di opere d’arte e oggetti da collezione rappresenta quasi il 2% del totale margine di intermediazione del primo trimestre del 2024 (rispetto al 4,6% dell’intero 2023).La crescita degli interessi attivi e commissioni attive del credito su pegno ha più che compensato l’aumento del costo del funding, grazie ad una marginalità in crescita a/a e rispetto agli ultimi trimestri del 2023.
I
costi operativi in aumento (+16% a/a), nel confronto a/a sono influenzati dalle spese non ricorrenti derivanti dall’IPO e dall’acquisizione in Portogallo (pari 179 mila, nella voce altre spese amministrative), dalle maggiori spese del personale connesse a lieve incremento del numero di risorse (91 al 31.3.2024 vs 88 al 31.3.2023) e agli aumenti salariali dovuti al rinnovo del CCNL avviati nel 4Q23, ed in misura minore da maggiori costi generali, spese di affitto e marketing.
La crescita dei ricavi più che proporzionale rispetto a quella dei costi ha portato l’utile al lordo delle imposte ad un incremento a/a pari al 82%, nonostante il contributo negativo delle controllate, ancora in fase di start-up, ProntoPegno Grecia ed Art-Rite. L’abolizione dal 1.1.2024 dell’ACE ha comportato una crescita delle imposte più che proporzionale a/a. Il totale attivo, in aumento del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2023, è sostanzialmente composto dai crediti verso clientela (pari al 71% del totale attivo) per l’attività di credito su pegno (in aumento del 1% rispetto al 31.12.2023) e dagli avviamenti per un importo complessivo pari a 29,6 milioni, di cui 28,4 milioni generato dall’acquisizione del ramo d’azienda ex Intesa SanPaolo perfezionata nel luglio 2020.
Il Totale dei fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2024 su base individuale ammonta a 16,4 milioni (lo stesso anche in termini di CET1), con il Total Capital Ratio al 23,6% (18,7% al 31.12.2023).