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Medio Oriente, dal G7 condanna all'Iran: "Tutti evitino l'escalation"

Leader convocati da Meloni: "Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile"

Economia
Medio Oriente, dal G7 condanna all'Iran: "Tutti evitino l'escalation"
(Teleborsa) - Una condanna inequivocabile all'offensiva iraniana, ma anche un invito che si estende tutte le parti coinvolte nell'incendio mediorientale, Israele inclusa, ad astenersi da azioni volte ad acuire la tensione nella Regione. Questo il messaggio lanciato dai leader del G7 convocati ieri d'urgenza in videoconferenza dalla presidente di turno Giorgia Meloni, su sollecitazione degli Stati Uniti. Al termine della discussione, i leader G7 – ha reso noto Palazzo Chigi – hanno adottato una dichiarazione congiunta che condanna fermamente il lancio di droni e missili dall'Iran, ribadendo pieno sostegno alla sicurezza di Israele. I G7 hanno sottolineato l'esigenza di evitare un'ulteriore escalation, invitando le parti ad astenersi da azioni volte ad acuire la tensione nella Regione.

"Insieme ai leader del G7, abbiamo condannato all'unanimità l'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele – ha fatto sapere su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel –. Tutte le parti devono dar prova di moderazione. Continueremo tutti i nostri sforzi per lavorare verso la riduzione della tensione. Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile, in particolare attraverso un cessate il fuoco immediato, farà la differenza. La situazione in Medio Oriente, compreso il Libano, – ha annunciato – sarà discussa al Consiglio europeo della prossima settimana".

"Noi, i Leader del G7, – si legge nella dichiarazione congiunta sull'attacco dell'Iran contro Israele – condanniamo inequivocabilmente e nei termini più forti l'attacco diretto e senza precedenti dell'Iran contro Israele. L'Iran ha lanciato centinaia di droni e missili verso Israele che, con l'aiuto dei suoi partner, ha sconfitto l'attacco. Esprimiamo la nostra piena solidarietà e sostegno a Israele e al suo popolo e riaffermiamo il nostro impegno per la sua sicurezza. Con le sue azioni, l'Iran ha compiuto ulteriori passi verso la destabilizzazione della regione e rischia di provocare un'escalation regionale incontrollabile. Questo deve essere evitato. Continueremo a lavorare per stabilizzare la situazione ed evitare un'ulteriore escalation. In questo spirito, chiediamo che l'Iran e i suoi proxies cessino i loro attacchi, e siamo pronti ad adottare ulteriori misure ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti. Rafforzeremo inoltre la nostra cooperazione per porre fine alla crisi a Gaza, anche continuando a lavorare per un cessate il fuoco immediato e sostenibile e per il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, e forniremo maggiore assistenza umanitaria ai palestinesi che ne hanno bisogno".

Dalla riunione del G7 presieduto da Giorgia Meloni – ha detto ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani – "sono arrivati segnali chiari di sostegno a Israele e di condanna per l'attacco iraniano, ma il messaggio è anche quello di portare pace, invitando entrambe le parti a non avviare altre operazioni militari. Dobbiamo capire cosa succederà nei prossimi giorni, al momento la situazione mi sembra meno tesa. Il G7 lavora anche per favorire un cessate il fuoco a Gaza e per l'invio di beni alimentari per la popolazione, e speriamo che le parti in causa ci ascoltino, un'escalation non gioverebbe a nessuno. Tajani proseguirà i contatti con i partner anche nei prossimi giorni. Martedì vedrà il ministro degli Esteri canadese, mercoledì il segretario di Stato americano Antony Blinken, e poi presiederà il G7 a Capri con la situazione nel Medio Oriente al centro dell'agenda.



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