(Teleborsa) - I Consigli di Amministrazione di
Mediocredito Centrale, BdM Banca e Cassa di Risparmio di Orvieto hanno approvato
il nuovo Piano Industriale per il periodo 2024-2027, che riflette, tra l’altro, il mutato contesto macroeconomico caratterizzato dall’atteso rientro dell’inflazione e, in ambito bancario, la prosecuzione del calo della raccolta diretta e l’atteso incremento del costo del credito.
Il Piano Industriale approvato, in linea con la vision del precedente ciclo di panificazione, conferma la
mission del Gruppo a sostegno delle imprese, con particolare attenzione a quelle del Mezzogiorno, la
focalizzazione sul credito, a cui si affiancano ulteriori servizi e prodotti, il proseguimento di un percorso di
allineamento ad obiettivi e modelli operativi in ambito ESG, la sostenibilità economica e patrimoniale, il sostegno agli investimenti per la twin transition e l’accelerazione del percorso di crescita delle banche commerciali, a fianco di famiglie e imprese nei propri territori di riferimento.
Tre le direttrici principali: integrazione, innovazione e coesione.
Gli obiettivi strategici del Gruppo vedono un
aumento dei crediti verso clientela previsto nell’arco del Piano, con uno stock a regime di
circa € 12 miliardi di crediti al 2027; un i
ncremento della raccolta diretta, con uno stock a regime superiore ai 12 miliardi a fine
Piano; una a
ccelerazione nel processo di derisking, con NPE ratio lordo inferiore al 5% nel 2027, pur in uno scenario previsionale di un aumento dei crediti deteriorati; un a
deguato presidio del rischio di liquidità, mediante interventi mirati alla sostituzione della TLTRO in scadenza con raccolta retail attraverso l’attivazione di un canale online, collocamenti senior unsecured nell’ambito di un programma EMTN e operazioni di cartolarizzazione. Confermata la declinazione di un capital plan per lo sviluppo di un livello di capitalizzazione di Gruppo con un
TCR superiore al 15% nel 2027.
A corredo del Piano è stato predisposto il
Funding Plan di Gruppo, in cui - a fronte dello sviluppo degli impieghi e delle scadenze della raccolta in essere - sono state declinate le forme di copertura del fabbisogno incrementale, che includono
nuove emissioni obbligazionarie unsecured, operazioni di cartolarizzazione e raccolta interbancaria. Tali azioni mirano a garantire il soddisfacimento dei requisiti regolamentari, in termini di liquidità operativa e strutturale, soddisfacendo al contempo le esigenze di economicità e di diversificazione delle fonti.