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TIM, Labriola su crollo in Borsa: analizzeremo scambi, discrepanza tra bond e azioni

Finanza, Telecomunicazioni
TIM, Labriola su crollo in Borsa: analizzeremo scambi, discrepanza tra bond e azioni
(Teleborsa) - Il crollo in Borsa e quanto successo oggi sui mercati (-23,8% e il 12% del capitale passato di mano), va "analizzato a sangue freddo, cercando di capire bene la situazione. C'è un tema, che abbiamo affrontato anche con gli analisti, che è la necessità di spiegare meglio alcune tematiche e numeri. Dal punto di vista pratico abbiamo però un'azienda che avrà un livello di leverage di 1,6x nel 2026 - un dato migliore degli altri peer - e che torna a generare cassa nel 2025". Lo ha detto l'amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, nella conferenza stampa sulla presentazione del piano, che ha seguito la call con gli analisti.

"Certo dobbiamo chiarire meglio che il 2024 è un anno in cui saremo ancora per più metà dell'anno integrati verticalmente, e quindi dobbiamo ricordare la cassa che bruciamo mentre siamo verticalmente integrati, quindi il punto di partenza del livello del debito è vicino a 7,5 miliardi di euro, che non è una comunque una guidance - ha detto - Nel piano facciamo deleveraging e teoricamente entriamo in un'area di investment grade".

"La cosa particolare - ha detto Labriola - è che oggi i nostri bond sono cresciuti, il che vuol dire che il mercato fixed income vede un livello del debito più sotto controllo rispetto al passato. Dobbiamo cercare di capire perché il mercato azionario non lo vede nella stessa maniera".

"Qualcosa non è andato bene in termini di comunicazione - ha fatto eco il CFO Adrian Calaza - È importante guardare la quotazione dei bond, se guardiamo quello schermo è positivo, quindi forse è troppo presto per capire perché la giornata è andata così".

Pressato dalle domande sul tema, con qualche giornalista che ha ipotizzato movimenti di Vivendi nel capitale, Labriola ha aggiunto: "Analizzeremo meglio tutti i numeri legati agli scambi, vedremo con i nostri consulenti se c'è qualcosa di particolare".

A una domanda se la CONSOB avesse contattato la società, la risposta è stata "no" e l'AD ha evidenziato tra l'altro che "il picco di discesa c'è stato tra le 17 e le 17.30".
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