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Protesta trattori, da Roma a Cagliari: agricoltori vanno avanti

Economia
Protesta trattori, da Roma a Cagliari: agricoltori vanno avanti
(Teleborsa) - E' tornata nella Capitale la protesta dei trattori e si è conclusa, ieri, con un blocco stradale di qualche ora su via Nomentana. Oltre cento i mezzi agricoli fermi nei pressi dello svincolo del Grande raccordo anulare, a poca distanza dal presidio allestito da alcune settimane. Inevitabili le ripercussioni al traffico in zona dove sono confluite diverse pattuglie della polizia locale per la viabilità.

"Vogliamo delle risposte. Il ministro dell'Agricoltura ci riceva" ha detto 'a caldo' nel primo pomeriggio Salvatore Fais, uno dei leader degli agricoltori, chiamando in causa il ministro Francesco Lollobrigida.

Un'azione che, però, sembra abbia colto di sorpresa Roberto Rosati, tra i promotori della mobilitazione di oggi. "Il blocco stradale è stata una scelta personale di alcuni e non discussa con gli altri. La gran parte dei mezzi è rimasta bloccata perché la strada è stata chiusa e non era possibile passare per rientrare al presidio".

Nel pomeriggio di ieri intanto i ministri dell'Agricoltura, della Sovranita' alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, hanno incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi, le rappresentanze sindacali Cisl, Uila, Cgil, Ugl e Confsal del comparto agroalimentare per un confronto sulle criticita' attuali e le prospettive future. Molteplici i temi affrontati: dalla contrattualistica alle attivita' ispettive, dagli insediamenti abusivi alla lotta al lavoro sommerso e al caporalato fino alla gestione dei flussi e alla formazione del personale, anche in materia di sicurezza sul lavoro.
"Questa riunione da' il senso della collaborazione tra ministeri e conferma la sinergia con la quale il Governo Meloni lavora. Ringrazio la collega Calderone per la puntualita' e l'attenzione con la quale affronta le tematiche relative al settore agricolo", ha dichiarato Lollobrigida.

In parallelo, cresce il pressing degli agricoltori a Cagliari per incontrare e la premier Giorgia Meloni in occasione della sua visita in programma oggi per chiudere la campagna elettorale del candidato del centrodestra a governatore sardo, Paolo Truzzu. I rappresentanti del presidio di Cagliari hanno chiesto un incontro istituzionale. Nessuna intenzione da parte loro di essere coinvolti nella campagna elettorale in corso. Quindi non intendono salire - nemmeno se invitati - sul palco alla Fiera, sede della chiusura per Truzzu con la partecipazione non solo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma anche dei ministri e vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. In caso di mancato via libera all'incontro, sarebbero in programma manifestazioni di disturbo all'esterno della Fiera.


"Ci teniamo a precisare che non vogliamo accostamenti politici o con associazioni di categoria,il gruppo va avanti nonostante le critiche che possiamo ricevere,quando è stato deciso di venire a Roma è stato fatto per non tornare a casa con le solite promesse degli ultimi decenni", si legge nella nota diffusa da Riscatto Agricolo su Facebook.

"Andremo avanti battendoci per l'interesse di ogni singolo agricoltore,chi è nei presidi,chi c'è stato e chi non ha mai partecipato ma una riflessione ad oggi è giusto farla: Non lamentiamoci del fatto che il nostro settore sta andando sempre più verso una distruzione se non si scende personalmente uniti a difendere i nostri diritti,prodotti e aziende". "Non sarà una promessa politica o un associazione a fermarci,ci aspetta una settima molto dura e vi chiediamo di scendere al nostro fianco", conclude la nota .
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