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Poste non brilla in Borsa (-1,17%) nonostante ipotesi cessione quota pubblica

Finanza
Poste non brilla in Borsa (-1,17%) nonostante ipotesi cessione quota pubblica
(Teleborsa) - Non brilla Poste Italiane, che tratta in Borsa in ribasso dell'1,17%, all'indomani della conferma che il governo potrebbe mettere sul mercato una quota di minoranza.

La Premier Giorgia meloni, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa, ha parlato della possibile cessione di quote di alcune controllate pubbliche, fra cui Poste, ma ha precisato che il controllo dello Stato rimarrà "ben saldo". Attualmente, il 29,696% del capitale di Poste è in mano al MEF ed il 35% fa capo a CDP. Posto che un "controllo saldo" verrebbe garantito da una quota di maggioranza del 51%, la possibile vendita potrebbe riguardare un 10-15% la massimo. Una quota che, ai prezzo correnti, potrebbe fruttare oltre 1,7 miliardi

Secondo gli analisti di Intermonte, la quota potrebbe essere collocata tramite una Opv e l'annuncio potrebbe arrivare in occasione del piano strategico a marzo 2024.

L'andamento della più grande infrastruttura di servizi in Italia nella settimana, rispetto al FTSE MIB, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

Le implicazioni di breve periodo di Poste Italiane sottolineano l'evoluzione della fase positiva al test dell'area di resistenza 10,21 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 10,12. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 10,3.

(Foto: © GoneWithTheWind / 123RF)
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