(Teleborsa) - "Nell’ultimo anno
l’inflazione è diminuita rapidamente. Ciò è dovuto all’
inversione dei precedenti shock dal lato dell’offerta ed è stato determinato principalmente dai prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari". Lo ha confermato
Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE, segnalando che il dato di novembre "è stata una
sorpresa molto piacevole" e soprattutto l’inflazione di fondo che "sta ora scendendo più rapidamente di quanto ci aspettassimo".
"Nonostante questi sviluppi positivi, continuo a credere che
non dobbiamo dichiarare prematuramente la vittoria sull’inflazione", ha avvertito la banchiera, anticipando "continuiamo ad
aspettarci un rialzo nei prossimi mesi" per effetto di alcune misure fiscali e del possibile aumento dei prezzi dell’energia.
"Il nostro compito è
garantire che il processo disinflazionistico continui e che restiamo sulla buona strada
verso l’obiettivo del 2%", ha ribadito Schnabel, aggiungendo di "essere confidente" che l'obiettivo sarà raggiunto
"entro il 2025" e confermando che "la
crescita economica è stata debole negli ultimi trimestri e si prevede che
rimanga debole in questo trimestre prima di riprendersi gradualmente l’anno prossimo", "grazie all’aumento dei redditi reali, che dovrebbe favorire la fiducia e i consumi".
"Tutto ciò dipenderà, in larga misura, dallo sviluppo del
mercato del lavoro, che si è dimostrato
molto resiliente", ha notato la banchiera, "sottolineando "abbiamo visto che le aziende hanno mantenuto la propria forza lavoro nonostante l’indebolimento della crescita economica. Ciò è sostenibile solo se si prevede una ripresa della crescita".
A proposito delle scommesse di un
taglio dei tassi anticipato della BCE, Schnabel ha spiegato "i
mercati sono fiduciosi che l’inflazione scenderà rapidamente e pertanto stanno scontando tagli anticipati e molto consistenti dei tassi per il prossimo anno", ma "
le banche centrali sono più caute, e direi che dovrebbero esserlo ancora di più".
"Secondo le proiezioni del nostro staff, l’attuale livello di
restrizione è sufficiente a riportare l’inflazione al livello target" entro "metà 2025" - ha proseguito Schnabel - "la
trasmissione funziona: la crescita dei prestiti sta rallentando, l’economia si sta indebolendo e le pressioni inflazionistiche si stanno allentando. Siamo sulla buona strada", "ma dobbiamo ancora vedere qualche ulteriore progresso per quanto riguarda l’inflazione di fondo".
La banchiera ha poi definito
"piuttosto improbabile un ulteriore aumento dei tassi", ma ha anticipato che "ci sarà un aumento dell’inflazione" e "c'è "bisogno di più tempo". "Rimaniamo dipendenti dai dati. Questa è la cosa principale", ha ribadito.,
Quanto al
piano PEPP, Schnabel cha confermato che "il Consiglio direttivo
discuterà i reinvestimenti nell’ambito del PEPP
in un futuro non troppo lontano" e comunque "non si è mai parlato di vendita" degli asset in portafoglio.
Parlando della dimensione del bilancio della BCE
, la banchiera ha affermato che "uno dei principali fattori che determinano le
dimensioni del bilancio della banca centrale è la crescita di quelli che chiamiamo fattori autonomi", qual banconote e depositi e "questi fattori implicano già che il bilancio sarà
circa tre volte più grande di quello pre-crisi finanziaria globale".
Parlando della possibilità che la
BCE introduca nuove operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, Schanel ha affermato che "discuteremo le diverse opzioni disponibili per fornire liquidità alle banche", ma "tale strumento dovrebbe essere
diverso dalle operazioni" TLTRO che sono state offerte durante la pandemia" e dovrebbe
"essere offerto a tassi di mercato".