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WeRoad, round Series B da 18 milioni per crescere fuori dall'Europa

Economia, Turismo
WeRoad, round Series B da 18 milioni per crescere fuori dall'Europa
(Teleborsa) - WeRoad, la principale scale-up italiana in ambito travel, ha chiuso un round di investimento Series B con 18 milioni di euro di raccolta. All'aumento di capitale, guidato dal family office H14, hanno partecipato anche investitori privati tra cui la famiglia Grassi (del Gruppo E80) e la famiglia Rovati (Rottapharm), oltre a investitori che già avevano creduto nel progetto. Sale quindi a 36 milioni di euro il totale raccolto finora.

Il capitale raccolto sarà utilizzato per supportare lo sviluppo del progetto con focus su tecnologia e consolidamento degli attuali mercati esteri e mettere quindi le basi per un'ulteriore espansione al di fuori dall'Europa (espansione paneuropea e a seguire a quella in US e in altri mercati di lingua inglese). WeRoad, che fa parte di OneDay Group, ha un fatturato di circa 50 milioni di euro ed è operativo in cinque paesi (Italia, Spagna, Regno Unito, Francia e Germania).

La formula di WeRoad sono viaggi per persone omogenee per età, spinte dal desiderio di conoscere luoghi e culture diverse e al contempo conoscere nuovi amici, con i viaggi che sono guidati da coordinatori, i quali non sono guide turistiche tradizionali, ma esperti viaggiatori.

"Questo round, che raddoppia il valore totale di investimenti ricevuti ad oggi, rappresenta un forte sostegno da parte degli investitori nuovi e precedenti nella storia di WeRoad - ha commentato Andrea D'Amico, CEO di WeRoad - In soli 5 anni, nonostante una pandemia globale, siamo riusciti a conquistare il mercato dei viaggi di gruppo per millennial. Negli ultimi 12 mesi abbiamo raddoppiato il nostro fatturato e parallelamente sostenuto la crescita della community europea dei coordinatori che è passata da 1.200 a 2.500 persone, due dati indicativi del brillante futuro che ci aspetta".

Il capitale raccolto - si legge in una nota - sarà in parte destinato a proseguire il processo di espansione nei mercati europei ma anche allo sviluppo di un modello marketplace per travel producer, coordinatori e fornitori locali di servizi come le DMC (Destinations Management Companies). Inoltre, facendo leva sul modello community, l'evoluzione prevede l'estensione di servizi al di fuori dell'esperienza di viaggio, con un'offerta di eventi, incontri ed esperienze, gestibili e prenotabili in futuro tramite app.
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