(Teleborsa) -
Il blitz di OpenAI è fallito: il CEO Sam Altman licenziato improvvisamente dal board venerdì scorso
è stato richiamato a casa ma, in cambio del suo ritorno, ha imposto
una serie di condizioni, che lo renderanno
più forte di prima.
Altman, che nei giorni scorsi aveva ricevuto anche la
proposta di Microsoft, azionista di OpenAI con una quota del 49%, di guidare la divisione di intelligenza artificiale del colosso di Redmond, ha raggiunto un
"accordo di principio" con la sua vecchia società per tornare a ricoprire il suo ruolo di CEO, affiancato dall'ex presidente e co-fondatore di OpenAI, Greg Brockman, che si era dimesso per protesta contro il licenziamento di Altman.
"Abbiamo raggiunto un accordo di principio affinché Sam Altman ritorni in OpenAI come CEO con un nuovo consiglio composto da Bret Taylor (presidente), Larry Summers e Adam D'Angelo", ha annunciato la società su X, aggiungendo "stiamo collaborando per definire i dettagli. Grazie mille per la pazienza dimostrata durante questo processo".
Con il ritorno di Altman dunque arriverà un nuovo board, del quale faranno parte personaggi di spicco come
Bret Taylor, ex presidente del board di Twitter (oggi X),
Larry Summers, economista ed ex Segretario al Tesoro USA durante l'Amministrazione Clinton, assieme ad
Adam D'Angelo, unico membro del vecchio board di OpenAI, che evidentemente è stato "graziato". Bret Taylor sarà il nuovo presidente.
In base ad indiscrezioni circolate nelle ultime ore,
questo board "iniziale", come lo definisce la stessa OpenAI,
avrà il compito esclusivo di nominare un nuovo board, composto da un massimo di
9 membri, che ripristinerà la governance di OpenAI e dove ci sarà finalmente un posto per gli azionisti, quindi almeno un membro nominato da Microsoft.
"
Adoro OpenAi e tutto ciò che ho fatto negli ultimi giorni è stato per tenere unita questa squadra e la sua missione. - ha commentato su X
Altman - Quando ho deciso di unirmi a Microsoft era chiaro che fosse la strada migliore per me e per il team. Con il nuovo board e il supporto di Satya (Satya Nadella, CEO di Microsoft, Ndr), non vedo l'ora di tornare a OpenAI e di consolidare la nostra forte partnership con Microsoft".
"E così siamo tornati indietro", è il sintetico commento di
Brockman, che ha postato anche una foto con tutto il team, mentre il CEO di Microsoft
Satya Nadella ha affermato "
siamo incoraggiati dalle modifiche al board di OpenAI. Riteniamo che questo sia un primo passo essenziale verso un percorso che
porterà a una governance più stabile, ben informata ed efficace. Non vediamo l'ora di consolidare la nostra forte partnership e di offrire il valore di questa prossima generazione dell'intelligenza artificiale ai nostri clienti e partner".