(Teleborsa) - Parlamento USA nel caos dopo che lo
speaker della Camera Kevin McCarthy è stato destituito con una mozione di sfiducia. Un evento che
non si era mai verificato nella storia americana e si rischia ora una
paralisi istituzionale.
"L’Ufficio dello Speaker è dichiarato vacante”, spiega il sintetico annuncio post voto, mentre lo
speaker ad interim, Patrick McHenry, nominato per le emergenze, potrà solo gestire il passaggio verso l'elezione del nuovo speaker. Un fatto drammatico visto che a fine novembre scade l'ulteriore termine per lo shutdown federale.
Otto voti del Grand Old Party, risalenti a deputati ultra-conservatori e populisti vicini all'x Presidente Trump, sono bastati per far venir meno il supporto al leader repubblicano della Camera, supportato da una risicata maggioranza. Voti che
si sono aggiunti a quelli dei dem, portando il bilancio finale a
216 sì e 210 no.
A determinare la caduta di McCarthy è stata proprio la
frangia "trumpiana", che ha votato
a favore della sfiducia promossa da Matt Gaetz, un fedelissimo del tycoon. Una mossa orchestrata dall'ala vicina a Donald Trump, giunta alla
resa dei conti con l'establishment repubblicano e decisa a rovesciare il partito.
Una vittoria che conferma anche la
penetrazione che Trump ha all'interno del GOP, che ora dovrà fare i conti con questa vicenda e cedere il movimento di riforma.