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Idrogeno e finanza sostenibile: boom di investimenti per centrare target 2030

Energia, Finanza, Sostenibilità
Idrogeno e finanza sostenibile: boom di investimenti per centrare target 2030
(Teleborsa) - La transizione energetica accelera e, grazie all'Inflation Reduction Act statunitense ed al Green Deal europeo, seguito dal RePowerEu dopo l'invasione della Russia in Ucraina, gli investimenti in idrogeno verde hanno conosciuto un boom e sono partiti numerosi progetti per lo sfruttamento di questa fonte di energia, uno dei più grandi è un progetto da 8,5 miliardi di dollari in Arabia Saudita.

Ino studio di Citi rivela che, negli ultimi anni, sono emersi segnali di svolta per l'idrogeno, una fonte di energia rimasta a lungo trascurata a causa di problemi di sicurezza (infiammabilità) e degli elevati costi di produzione. Secondo società di ricerca Bloomberg NEF (BNEF), gli investimenti in tecnologie green hanno raggiunto gli 1,1 trilioni di dollari, con una crescita del 30% nel 2022, sebbene solo una piccola parte di tale accelerazione abbia riguardato l’idrogeno.

Con l’inizio del 2023 però c'è stata una svolta, grazie anche ad un maxi progetto sull’idrogeno del valore di 8,5 miliardi di dollari in Arabia Saudita, che segue il lancio nel 2022 di alcuni Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) come il progetto "Hy2Tech" ed il progetto "Hy2Use", che assieme alla Banca europea dell'Idrogeno hanno messo sul piatto progetti pwer un valore di 13,6 miliardi di dollari.

Nel biennio 2021-2022, gli Stati Uniti hanno promulgato una serie di nuove leggi, tra cui l’Inflation Reduction Act, che dovrebbe fornire fino a 1,7 trilioni di dollari in incentivi agli investimenti, attraverso il meccanismo del credito d'imposta. Anche l’Europa ha fatto la sua parte con il Green Deal, che offre incentivi governativi per la produzione di energie rinnovabili, fra cui anche l'idrogeno. E dopo la pubblicazione del piano REPowerEU, è nata anche la Banca europea dell’idrogeno.

La Banca dell’idrogeno, lanciata nel settembre 2022, dovrebbe contribuire a sostenere produttori di idrogeno, finanziando i progetti di sviluppo di questa fonte di energia, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questa iniziativa mira ad accelerare gli investimenti ed a colmare il divario di investimenti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del REPowerEU, che punta a produrre a livello nazionale 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e garantire 10 milioni di tonnellate di idrogeno verde importato entro il 2030. Questo implica che serviranno finanziamenti europei e statali per circa 90-115 miliardi di euro per centrare il target al 2030. La Banca opererà attraverso il meccanismo delle aste per incentivare la produzione di idrogeno green, offrendo un premio fisso per kg prodotto per un periodo massimo di 10 anni.

Il finanziamento di progetti sull’idrogeno verde richiederà una strategia finanziaria diversificata, che sfrutta l’esperienza di altre fonti di energia come il GNL, l'eolico ed altri progetti di natura complessa. E richiederà quindi l'avvio di partenariati pubblico-provati e strutture di finanziamento che sfruttano una combinazione di strumenti: prestiti bancari, finanziamenti ECA, project bond e investimenti azionari. L’idrogeno verde sta ancora trovando spazio nel mercato e quindi, sin quando la domanda non crescerà, è probabile che gli investitori si concentreranno su progetti al servizio di industrie esistenti come fertilizzanti, raffinerie e carburanti speciali per veicoli.




(Foto: © Enel)
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