(Teleborsa) -
Messina, Torino e Padova sono le tre città con più di 200mila abitanti che spendono di più per i servizi dell’anagrafe e le consultazioni popolari. Sono uscite pari rispettivamente a 24,21 euro pro capite, 21,91 e 19,92. Si registrano invece valori minori a Trieste (13,73), Firenze (9,99) e Napoli (3,24). Dati messi nero su bianco da
Openbilanci, la piattaforma online sui bilanci comunali della
Fondazione Openpolis.
Tra le città italiane con più di 200mila abitanti - viene specificato - non sono disponibili i dati di Palermo perché alla data di pubblicazione non risulta accessibile il bilancio consuntivo 2021.
Generalmente- si legge - gli andamenti di spesa sono stati piuttosto stabili. Da
l 2017, Messina è sempre la grande città che spende di più tra quelle considerate. Inoltre, il c
apoluogo siciliano registra nel 2018 il valore di spesa maggiore degli ultimi sei anni (35,22 euro pro capite). Tra il 2016 e il 2021, solo P
adova riporta un incremento nelle uscite, che è pari al 29%. Gli altri comuni invece vedono un calo. Il più consistente è quello di Roma (-25%).
Prendendo in considerazione tutte le amministrazioni italiane,
il valore medio di spesa è pari a 22,79 euro pro capite. I
comuni che spendono di più sono quelli valdostani (83,22), trentini (43,71) e altoatesini (39,43) mentre uscite minori si registrano per quelli della Toscana (18,58), del Veneto (18,16) e della Puglia (13,80).