(Teleborsa) - "Anche quest'anno con l'avvicinarsi dell'inizio dell'anno scolastico si parla di caro libri, ma quello che sicuramente non aumenta è il margine dei librai che anzi, in questi anni, è in continua riduzione".
Paolo Ambrosini, presidente dei librai di Confcommercio interviene nel dibattito sul caro libri. "C'è sicuramente l'urgenza – precisa Ambrosini – di interventi a sostegno delle famiglie, come la
detrazione fiscale per tutti al pari delle spese mediche e l'aumento fondi per il diritto allo studio dagli attuali 133 milioni di euro ad almeno 170 milioni, ma anche la necessità di
adeguare all'inflazione il tetto di spesa per i testi adottati per ciclo di studi, mai adeguato dal 2012. Infatti quest'anno gli insegnanti per rispettare il tetto hanno dovuto, in molti casi, rinunciare a scegliere un testo a supporto della propria attività didattica privando così gli alunni di uno strumento utile per l'apprendimento."