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Scuola, personale ATA: Anief esprime soddisfazione per sblocco posizioni economiche ferme da anni

Economia, Scuola
Scuola, personale ATA: Anief esprime soddisfazione per sblocco posizioni economiche ferme da anni
(Teleborsa) - Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico ha espresso "soddisfazione" per lo sblocco delle posizioni economiche del personale ATA ormai ferme da tanti anni. "Questo – spiega il sindacato in una nota – è il risultato del grosso impegno profuso dal giovane sindacato che si è impegnato nel risolvere l'annosa questione che sembrava a un punto di stallo. In questi giorni gli UST stanno pubblicando i decreti di attribuzione delle posizioni economiche spettanti al personale ATA". Un risultato – sottolinea Pacifico – ottenuto "dopo innumerevoli battaglie ai tavoli dell'Aran e del MIM per il ripristino delle posizioni economiche del Personale ATA nell'attuale CCNL 2019/21 e la richiesta di rispettare nonché di attuare le disposizioni della sequenza contrattuale (ex art. 62 CCNL /2007) sottoscritta il 25 luglio 2008, ed in particolare l'art. 50 del CCNL 2006-2009, considerato che lo scorrimento degli aventi diritto nelle relative graduatorie provinciali si erano fermate all'anno 2010".

Anief in più occasioni ha richiesto sia all'ARAN che al MIM di verificare tramite il MEF lo stanziamento dei fondi nel riparto del piano regionale come era disposto nel decreto n. 863 del 05/08//2015 del MIM alla luce della legge sulla trasparenza 241/90. Pacifico ha fatto altresì presente che, il D.M. n. 663 ai sensi dell’art. 25, comma 2 lettera a del 01/09/2016, ripartisce per ambiti regionali in proporzione al numero dei soggetti da formare e nel medesimo articolo alla lettera b sono definiti criteri e modalità di gestione dei corsi formativi da realizzare.

"Il sindacato – si legge nella nota – è consapevole che le battaglie da fare sono ancora molteplici soprattutto per il personale ATA". "Non appena notiamo che dopo lunghe ed estenuanti contradditori con l'amministrazione – ha concluso il sindacalista autonomo
qualcosa di positivo inizia a muoversi per il ripristino dei diritti negati per i lavoratori della scuola ci sentiamo di dire grazie a quanti ci hanno dimostrato stima e fiducia. Il minimo è renderli partecipi che insieme ce la possiamo fare anche se la strada è sicuramente in salita".





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