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Arm, depositati documenti per quotazione sul Nasdaq. Più grande IPO dell'anno

Finanza, IPO
Arm, depositati documenti per quotazione sul Nasdaq. Più grande IPO dell'anno
(Teleborsa) - Arm, il progettista di chip di proprietà della giapponese SoftBank, ha presentato i documenti per la quotazione sul Nasdaq, in quella che dovrebbe essere la più grande IPO del 2023 e potrebbe essere l'operazione che riaccende lo sbarco in Borsa di aziende tech in un periodo molte negativo per l'arrivo sui mercati pubblici di queste società. In particolare, Arm ha richiesto di quotare le proprie ADS sul Nasdaq Global Select Market con il simbolo "ARM". I dettagli dell'offerta non sono stati ancora divulgati.

Al 31 marzo 2023 Arm contava 5.963 dipendenti a tempo pieno in Nord America, Europa e Asia, con circa l'80% dei dipendenti concentrati su ricerca, progettazione e innovazione tecnica. La sede si trova a Cambridge, nel Regno Unito, ma ha centri operativi e di ricerca e sviluppo nel Regno Unito, in Europa, nel Nord America, in India e nell'Asia-Pacifico.

Per l’anno fiscale terminato il 31 marzo 2023, i ricavi totali sono stati relativamente stabili a 2.679 milioni di dollari, rispetto ai 2.703 milioni di dollari dell'anno fiscale terminato il 31 marzo 2022. Come percentuale del totale ricavi, il margine di profitto lordo è stato del 96% e il margine di utile operativo è stato del 25%. L'utile netto da operazioni continuative è stato di 524 milioni di dollari (657 milioni di dollari su base rettificata), rispetto a 676 milioni di dollari (o 663 milioni di dollari su base rettificata) dell'esercizio precedente.

Fondata nel 1990, Arm è nata come una joint venture tra Acorn Computers, Apple Computer e VLSI Technology. È stata quotata alla Borsa di Londra e al mercato azionario Nasdaq dal 1998 al 2016, quando è stata acuistata e delistata dal gruppo SoftBank, che è l'azionista di controllo.

Arm userà ben 28 banche per la sua IPO. Oltre a quattro banche leader - Barclays, Goldman Sachs, JPMorgan e Mizuho - l'offerta avrà 10 underwriter di secondo livello, tra cui Bank of America, Citigroup, Deutsche Bank, BNP Paribas e Jefferies. Un terzo livello è costituito da un gruppo di 14 società, tra cui HSBC, Intesa Sanpaolo e Societe Generale.
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