(Teleborsa) -
"Certo che la rifarei, è una iniziativa che ho voluto io", la presidente del Consiglio Giorgia Meloni tira dritto e intervistata da Corriere, Repubblica e La Stampa, ha trattato i principali temi dell'attualità politica in un colloquio a
360 gradi in cui rivendica
l'azione del Governo.
"Ho massimo rispetto del sistema bancario e non ho intenzione di colpire le banche. Ma c'era una situazione di squilibrio", spiega la Premier sottolineando che "Il sistema bancario è stato veloce ad alzare i tassi dei mutui,
ma ha lasciato invariati i tassi che venivano riconosciuti ai risparmiatori e si è creata una distorsione".Netta anche la posizione sul
salario minimo: "ho detto una cosa precisa: diamo sessanta giorni al C
nel, in tempo per la legge di bilancio, per fare una proposta complessiva di lotta al lavoro povero che può prevedere per alcune categorie il tema del salario minimo".
"Ciò che escludo - aggiunge - è che si possa affrontare con un singolo e generalizzato provvedimento sul salario minimo, una questione
che esiste e che è quella delle basse paghe". Meloni si è anche detta colpita dalla proposta di legge delle opposizioni, dove "è previsto un fondo per gli imprenditori che dovranno aumentare i salari.
Giusto - osserva -.
Ma non immaginano una copertura e dicono che questo dipende dal governo. Curioso, no? A casa mia si chiama gioco del cerino". "Al tavolo - rivela Meloni - l
oro hanno ammesso di sapere che il salario minimo non risolverà la questione del lavoro povero, però siccome hanno iniziato una raccolta di firme, la portano avanti".