(Teleborsa) - Nel
primo semestre del 2023 l'Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia (
UIF) della Banca d'Italia ha ricevuto
77.693 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), con un incremento del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 78.219 SOS, in aumento del 7,7% rispetto al primo semestre del 2022. Il numero di SOS analizzate ha superato il numero di quelle ricevute, andando così a ridurre lo stock di SOS in lavorazione.
L'andamento delle segnalazioni nel periodo di osservazione indica un
ritorno a moderati incrementi rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+4,7%), dopo il picco registrato nel secondo semestre del 2022
Nel complesso, si conferma prevalente l'
incidenza del settore bancario (54,5% del totale delle segnalazioni inviate nel semestre), sebbene in calo di 3,6 punti percentuali rispetto al primo semestre del 2022. La crescita delle segnalazioni è stata trainata dagli altri intermediari e operatori finanziari (che sono passati da 21.682 segnalazioni a 23.160), dai prestatori di servizi di gioco (da 4.878 a 6.289) e da notai e CNN (da 2.344 a 3.540).
In particolare rilevano i contributi forniti dagli
istituti di moneta elettronica (IMEL), pari al 31,3% delle segnalazioni non riconducibili a banche e Poste, e dagli istituti di pagamento (IP), pari al 25,0%. Si rileva invece una flessione nell'apporto fornito dalle
imprese di assicurazione (-26,7%) e dai soggetti che esercitano l'attività di custodia e trasporto valori (-37,9%), sebbene in corrispondenza di variazioni relativamente contenute in termini assoluti.
Prosegue inoltre la contrazione, registrata a partire dal 2022, delle SOS provenienti dal settore dei
money transfer (pari a 7.339 unità nel periodo considerato), in calo di un ulteriore 2,5%; quasi un terzo di tali segnalazioni è relativo a operazioni con controparti ubicate in
Marocco, Pakistan Filippine e Romania.
Nel semestre le segnalazioni riferite a
operazioni online sono
più che raddoppiate, fino ad arrivare a coprire oltre il 10% del totale; si registra invece un calo per le operazioni effettuate all'estero (-28,7% rispetto al precedente periodo).
L'
importo complessivo delle operazioni segnalate è pari a circa 52 miliardi di euro (di cui 49 relativi a operazioni effettivamente eseguite), valori sostanzialmente in linea con quelli del primo semestre dell'anno precedente.
Nel periodo considerato l'Unità ha adottato
14 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 3,2 milioni di euro.