(Teleborsa) - Per fare fronte alla carenza di medici di famiglia da oggi le guardie mediche che hanno anche il ruolo di medico di famiglia – circa settemila in totale – fino al 2026 potranno avere in carico fino a mille assistiti, contro gli 850 attuali. È quanto prevede un
emendamento al Dl Enti, che vede come prima firmataria Marta Schifone (FdI), approvato in via definitiva oggi in Senato. Un provvedimento che, secondo le stime, garantirà l'assistenza di base a 1.500.000 cittadini in più.
"Nel quadro di gravi carenze di professionisti che affligge molte aree del Paese, un provvedimento emergenziale come questo – afferma
Tommasa Maio, segretaria nazionale Fimmg Continuità Assistenziale – è importantissimo per contenere i danni della mancata programmazione. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta". Nel quadro di gravi carenze di professionisti che affligge molte aree del Paese, per la Fimmg un provvedimento emergenziale come questo è importantissimo per contenere i danni della mancata programmazione. "Soprattutto – prosegue
Maio – se paragonato all’inerzia delle Regioni che da un lato lamentano carenze di medici e dall’altro continuano a causare ritardi nella pubblicazione dei bandi per la formazione delle nuove leve della medicina generale". Un ritardo che impedisce al Ministero di provvedere all’avviso nazionale e, quindi, fissare la data del concorso che porterebbe a potenziare un’assistenza sul territorio sempre più capillare ed efficace già subito dopo il superamento del concorso.
Soddisfatta anche la
segretaria generale di Cittadinanzattiva Anna Lisa Mandorino, che definisce quella di oggi un "buona notizia, perché consentirà di evitare che milioni di cittadini restino senza medico di famiglia".
Ma il
decreto Enti prevede anche altre misure per la sanità: è prorogata la durata delle commissioni tecnico-scientifica e prezzi e rimborsi dell'Agenzia italiana del farmaco fino al primo ottobre in attesa della riforma dell'Ente; via libera alla partecipazione degli specializzandi ai concorsi per l'accesso alla dirigenza pubblica del ruolo sanitario; sono state sospese fino al 30 giugno 2024 le sanzioni per chi non ha ottemperato l'obbligo di vaccinazione contro il Covid. Ed ancora: rispetto al payback per i dispositivi medici, è stato prorogato al 31 luglio 2023 il termine per il versamento della quota ridotta di contributo da parte dalle aziende farmaceutiche e sono state previste misure per la stabilizzazione dei precari degli Irccs e Istituti zooprofilattici sperimentali.
Ma il tema centrale resta la
carenza del personale sanitario. Soprattutto degli infermieri. Per questo il
ministro della Salute Orazio Schillaci, rispondendo al question time alla Camera, ha annunciato il ricorso a misure di reclutamento straordinario. "Nelle more del completamento della formazione da parte dei professionisti sanitari del percorso formativo previsto, con particolare riguardo agli infermieri, ribadisco – ha spiegato Schillaci – che sono in corso iniziative volte ad attrarre anche professionisti di altri Paesi con una formazione assimilabile a quella del personale italiano. È previsto, inoltre, uno specifico finanziamento del Pnrr di 101 milioni destinato alle borse di studio per la formazione in medicina generale che, pertanto, saranno ulteriori rispetto alle borse previste con le risorse ordinarie".