(Teleborsa) - Il mercato di
telefonia mobile è ricco di
operatori e
tariffe su cui puntare per attivare una SIM con minuti, SMS e Giga ad un buon prezzo. Ad indirizzare le scelte degli utenti, in molti casi, c’è una vera e propria
soglia psicologica: il
canone mensile inferiore ai 10 euro. La nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it ha analizzato l’attuale stato del mercato di telefonia mobile per evidenziare le differenze tra le offerte da meno di 10 euro e le offerte con canone “a doppia cifra”, considerando sia la composizione del bundle mensile (minuti, SMS e Giga) che i servizi accessori inclusi. Le offerte da meno di 10 euro presentano 110 GB a 7,61 euro al mese. Solo nel 7% dei casi è possibile accedere al 5G.
Nella scelta di una
nuova offerta di telefonia mobile, uno degli elementi principali da considerare è il canone mensile. Il mercato si divide, sempre di più, in due macro-gruppi di offerte. Da una parte ci sono le tariffe da meno di 10 euro al mese che rappresentano la soluzione scelta dalla maggior parte degli utenti. Dall’altra, invece, troviamo le tariffe con canone “a doppia cifra” e, quindi, pari o superiore a 10 euro al mese. Tali offerte presentano un bundle più ricco e garantiscono una serie di vantaggi aggiuntivi.
La
nuova indagine dell’
Osservatorio SOStariffe.it e
Segugio.it mette prende in considerare l’attuale stato del mercato di telefonia, andando ad analizzare le differenze tra le offerte da meno di 10 euro al mese e le offerte con canone pari o superiore a questa soglia psicologica. Lo studio ha esaminato la composizione del bundle medio di queste due tipologie di tariffe per poi verificare quali sono i servizi aggiuntivi che caratterizzano le offerte con canone superiore ai 10 euro al mese.
I dati raccolti dall’Osservatorio confermano come, in media, le
tariffe di telefonia mobile disponibili a maggio 2023 presentino un
bundle composto da 2.860 minuti, 1.872 SMS e 129 GB con un costo periodico di 10,14 euro al mese. Rispetto alla rilevazione dello scorso gennaio dell’Osservatorio si registra un aumento dei Giga inclusi (erano 114 GB a gennaio) oltre che un aumento del canone medio (che a gennaio era pari a 9,74 euro al mese).
Suddividendo le
offerte in due macro-gruppi, uno composto dalle offerte con
canone da meno di
10 euro al mese e uno dalle offerte con canone pari o superiore a questa soglia, è possibile ottenere una fotografia ancora più dettagliata del mercato attuale. La soglia dei 10 euro mensili continua a rappresentare una vera e propria barriera che, per molti consumatori, differenzia tariffe convenienti da tariffe troppo costose.
Le offerte da meno di 10 euro al mese, oltre a presentare un canone nettamente inferiore (7,61 euro contro 16,64 euro), garantiscono meno Giga mensili (110 GB contro 134 GB) rispetto alle tariffe con canone “a doppia cifra”. Scegliere una tariffa da meno di 10 euro, quindi, consente di spendere, in media, 9,03 euro in meno ogni mese rinunciando a “soli” 24 GB. Le differenze in termini di
minuti e
SMS inclusi sono trascurabili in quanto, per entrambi i gruppi, c’è la possibilità di accedere a piani tariffari illimitati sia per le chiamate che per i messaggi. Le differenze tra i due macro-gruppi di offerte e il confronto con la media del mercato sono riportati in tabella qui di seguito.
Tra le tariffe da meno di 10 euro al mese di canone, ad esempio, solo il 7% del totale include il
5G. La rete mobile di nuova generazione, invece, è già inclusa nel 52% delle offerte con canone pari a 10 euro o superiore. Per accedere al 5G restando al di sotto dei 10 euro di spesa mensile, quindi, le opzioni sono ancora poche. Questo perché la maggior parte degli
operatori virtuali (che coprono il 78% delle offerte in questa fascia di prezzo) non ha ancora il 5G. Al di sopra della soglia dell’indagine, invece, gli operatori virtuali hanno un peso minore (rappresentando il 52% delle offerte) e il 5G diventa molto più diffuso.
Da notare, inoltre, che la scelta di una tariffa da meno di 10 euro comporta anche altre rinunce: questo tipo di tariffe, infatti, solo nel 23% dei casi consente di acquistare uno
smartphone a rate. Scegliendo una tariffa da almeno 10 euro, invece, questa percentuale sale al 56%. Discorso simile per le eSIM, accessibili solo con il 32% delle offerte da meno di 10 euro contro il 56% delle offerte da almeno 10 euro di canone.
Anche per sfruttare i vantaggi della convergenza
fisso + mobile (scegliendo lo stesso operatore per entrambi i servizi per poter accedere a bonus aggiuntivi) le opzioni da meno di 10 euro sono ridotte. Solo il 20% delle tariffe da meno di 10 euro prevede questa possibilità mentre il 52% delle tariffe da più di 10 euro può essere incluso in una promozione fisso + mobile.