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Banche, Messina: "Sì ad aumenti economici in rinnovo Ccnl"

L'intervento dell'ad del Gruppo Intesa Sanpaolo al Congresso nazionale Fabi

Banche, Economia
Banche, Messina: "Sì ad aumenti economici in rinnovo Ccnl"
(Teleborsa) - L'ad del gruppo Intesa Sanpaolo Carlo Messina ritiene "inaccettabile" non "concedere aumenti consistenti ai lavoratori in banca", considerate anche le previsioni di crescita degli utili. Intervenuto al Congresso nazionale Fabi che si è aperto oggi a Roma, Messina ha quindi aperto alle richieste sindacali sulla parte economica per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Il banchiere ha anche detto di vedere "con grande favore" la possibilità della "partecipazione dei dipendenti agli utili". Ipotesi che ha detto di aver chiesto di "studiare" all'interno della banca. "Con utile netto di 7 miliardi di euro, – ha detto Messina – non ho coraggio a guardare in faccia le persone e dire che mi metto a negoziare su questo aspetto".

L'apertura alle richieste sindacali relative alla parte economica per il rinnovo del contratto nazionale del settore del credito è condivisa anche dall'ad di Bper Piero Luigi Montani. "Volete che dica una cosa diversa da Messina? – ha detto Montani scherzando dal palco del congresso nazionale della Fabi –. L'aspetto economico – ha affermato – è importante, ma non il più importante. Credo che Messina abbia ragione, stiamo negoziando e sono convinto che si chiuderà bene e velocemente. Credo si farà e credo la parte economica non sia la più importante. Il mondo delle banche sta cambiando e le banche sono diverse una dall'altra. Se non andiamo avanti nella direzione di contratti più flessibili rischiamo delle rigidità che frenano i cambiamenti in atto".

"Sono ottimista sulla fase di crescita dell'Italia – ha affermato il Ceo di Intesa SanPaolo a margine del congresso –. "Il paese può contare su una fortissima forza di imprese e famiglie, una grande capacità di innovare su e una crescita del PIL superiore all'Europa. Sei mesi fa ci avremmo messo la firma per stare nella condizione in cui siamo oggi". Il ceo ha riconosciuto come l'inflazione possa avere avuto degli effetti negativi sulla produzione industriali ma ha richiamato altri dati positivi quali ad esempio i servizi e il turismo. "Mi pare ci sia un fattore importante che è rappresentato dalla stabilità, che è un elemento che ci differenzia da tutti gli altri sistemi politici dell`Europa di questa fase" ha detto Messina, replicando alla richiesta di commentare i primi sei mesi del governo Meloni. "Questo – ha proseguito – è un punto estremamente positivo, che può consentire di avere un arco temporale pluriennale ed è solo su un arco temporale pluriennale che si riescono a realizzare gli investimenti e a poter accelerare la crescita del nostro paese. Noi – ha detto ancora il numero uno di Intesa Sanpaolo – abbiamo moltissimi punti di forza come Paese, però indubbiamente la crescita è indispensabile per poter rafforzare il posizionamento del Paese in Europa e anche per ridurre le disuguaglianze nel Paese e rendere sostenibile il nostro debito".

Rinnovo del contratto nazionale dei 280mila dipendenti delle banche italiane, fusioni, regole europee e trasformazione digitale sono i temi al centro del 22mo congresso della Fabi, principale sindacato del settore creditizio. Una tre giorni di dibattiti e confronti a cui parteciperanno i vertici di Abi e Federcasse oltre che dei principali gruppi bancari e finanziari del Paese.





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