(Teleborsa) -
Giornata da dimenticare a Piazza Affari per
doValue, che
perde oltre il 13% e si piazza poco sopra quota 4,5 euro per azione, con un valore dimezzato rispetto ai 9 euro con cui era sbarcata in Borsa nel 2017. Il titolo, che è il peggiore dell'intero indice FTSE Italia All-Share nella giornata odierna, ha
lasciato sul terreno quasi il 30% nell'ultimo mese.
A pesare sull'andamento della società, attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, sono i
conti del primo trimestre diffusi ieri sera a mercato chiuso. Il risultato netto, inclusi gli elementi non ricorrenti, è risultato in
perdita di 2,7 milioni di euro, rispetto al risultato positivo di 8,9 milioni del primo trimestre 2022.
I
ricavi sono diminuiti del 21%, con la società che - nella call con gli analisti - ha spiegato che il calo è dovuto principalmente all'off-boarding del portafoglio Sareb e alla debolezza dell'attività NPL in Italia e Iberia. Il calo dell'
EBITDA è invece dovuto principalmente al calo dei ricavi lordi, parzialmente compensato dalla riduzione dell'OpEx.
Secondo
Equita, sebbene i primi tre mesi dell'anno siano un trimestre relativamente meno rilevante, è "
necessaria una forte accelerazione durante la
parte restante dell'anno per raggiungere l'EBITDA di consensus" intorno ai 200 milioni di euro.
Il
consensus degli analisti, compilato dalla società e aggiornato al mese di marzo, indica per l'esercizio 2023 ricavi netti per 485 milioni di euro, un EBITDA di 202 milioni di euro e un utile netto di 54 milioni di euro. Il
target price medio di nove analisti, sempre aggiornato a marzo, è a quota 9 euro per azione.
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