(Teleborsa) - Il
monitoraggio della qualità delle forniture effettuato da
Consip nel 2022 ha fornito un
esito ampiamente positivo, certificando la conformità al livello di servizio atteso di tutte le iniziative complessivamente esaminate. La
conformità del livello di servizio è il risultato di
5.086 verifiche ispettive effettuate da un Organismo di Ispezione terzo, su ordini di fornitura relativi a
10 Convenzioni (Gestione integrata della sicurezza sui luoghi di lavoro ed. 4, Buoni pasto ed.9, Veicoli in noleggio ed.14, Carburanti extrarete e Gasolio da riscaldamento ed.11, Servizio Luce ed.3, Gas naturale ed.12, PC portatili e tablet ed. 4, Pc portatili ed. 4, Microsoft Enterprise Agreement ed.6, Autoveicoli in acquisto 8bis) e 2 Accordi quadro (Centrali telefoniche ed. 8, Carburanti rete buoni acquisto ed.1).
Sono stati
308 gli inadempimenti complessivamente contestati, la maggior parte per mancata trasmissione dei flussi informativi a Consip. Appena 25 le inadempienze contestate per “non conformità dei beni o servizi prestati dai fornitori” che, in alcuni casi, hanno portato all’applicazione delle relative penali.
Nel 2022 sono stati
notificati a Consip 941 reclami, a fronte di 94 iniziative attive (pari a 501 lotti di gara) e circa 200mila contratti stipulati dalle PA attivi nell’anno.
Solo per 5 iniziative si è registrata
un’incidenza dei reclami superiore all’1% dei contratti attivi, la maggior parte riconducibile alla generale
carenza di materie prime e di semiconduttori, che continua a condizionare la catena di approvvigionamento della componentistica elettronica nei settori ICT e Automotive, determinando rilevanti criticità nella capacità produttiva delle aziende.
Le verifiche condotte hanno riguardato
anche gli strumenti di negoziazione (Mercato elettronico della PA -Mepa e Sistema dinamico di acquisizione della PA - Sdapa). In particolare, nel corso del 2022 sono stati avviate verifiche su un ampio campione di fornitori e conclusi
253 accertamenti verso altrettanti operatori economici, per la verifica del possesso dei requisiti generali per poter essere abilitati alla piattaforma (art 80 Codice Appalti) e su segnalazione per possibili violazioni (delle regole di funzionamento del sistema di e-procurement, dei requisiti speciali previsti dai bandi di abilitazione, etc), di cui 9 conclusi con la revoca dell’abilitazione e 4 con la denuncia alla Procura della Repubblica.