(Teleborsa) -
Amplifon, società leader nelle soluzioni uditive e parte del FTSE MIB, ha chiuso il primo triemstre del 2023 con r
icavi consolidati pari a 540,3 milioni di euro, in crescita del 9,3% a cambi costanti e del 9% a cambi correnti rispetto al primo trimestre del 2022, e un
EBITDA ricorrente pari a 123,5 milioni di euro, in aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un'incidenza sui ricavi pari al 22,9%, in aumento di 10 punti base. Il
risultato netto su base ricorrente è stato pari a 34,9 milioni di euro, in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.
"Abbiamo
iniziato il 2023 con una forte crescita dei principali indicatori economici rispetto ai primi tre mesi del 2022, nonostante un periodo di confronto molto sfidante e un mercato ancora al di sotto dei livelli storici, benché in ripresa rispetto agli ultimi tre trimestri - ha commentato il
CEO Enrico Vita - Abbiamo guadagnato quote di mercato in tutte le aree geografiche nelle quali operiamo e accelerato il ritmo delle acquisizioni bolt-on, con circa 100 nuovi negozi rilevati da inizio anno a oggi tra Nord America, Europa e Cina".
"Alla luce di quanto fatto finora, nonostante le note incertezze del quadro macroeconomico e geopolitico, ci sono
tutti i presupposti affinché il 2023 possa essere un altro anno di significativa crescita e ulteriore rafforzamento della leadership globale di Amplifon", ha aggiunto.
Il
free cash flow è stato pari a 46,3 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto all’eccellente risultato riportato nel primo trimestre 2022 per maggiori investimenti. L'
indebitamento finanziario netto è pari a 826,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto agli 830 milioni di euro al 31 dicembre 2022, nonostante la stagionalità, dopo Capex per 26,6 milioni di euro e investimenti netti per M&A per 38,8 milioni di euro, con leva finanziaria al 31 marzo 2023 in riduzione a 1,48x.
Per il 2023 Amplifon
si attende: ricavi consolidati in significativo incremento a 2,30-2,35 miliardi di euro (rispetto ai 2,12 miliardi di euro conseguiti nel 2022), grazie agli aumenti di quote di mercato e alle acquisizioni bolt-on, che contribuiranno alla crescita dei ricavi per circa il 2%; un EBITDA ricorrente nell'ordine dei 570-585 milioni di euro (rispetto ai 525 milioni di euro nel 2022), in funzione della leva operativa e delle nuove azioni di pricing implementate al fine di mitigare l'aumento del costo del lavoro e di supportare altri costi e investimenti strategici.