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Ddl Capitali, quotazione in Borsa più semplice per favorire le PMI e trattenere i big

Il Governo ha approvato un disegno di legge per rafforzare il mercato dei capitali italiano e permettere a Piazza Affari di competere con i concorrenti europei

Finanza
Ddl Capitali, quotazione in Borsa più semplice per favorire le PMI e trattenere i big
(Teleborsa) - Dopo gli interventi di CONSOB e Borsa Italiana degli ultimi 12 mesi, arriva il tanto atteso disegno di legge per migliorare l'attrattività del mercato dei capitali italiano e accelerare il processo di quotazione a Piazza Affari, dopo la perdita di importanti società negli ultimi anni, come Atlantia o Exor. Le misure approvate, che ora dovranno superare l'iter parlamentare, sono state ispirate dal Libro Verde sulla competitività dei mercati finanziari, documento di indirizzo licenziato dal MEF l'anno scorso dopo una consultazione tra tutti gli addetti ai lavori.

Ieri sera il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il cosiddetto Ddl Capitali. Il testo costituisce "una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l'azionariato della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali", si legge nel comunicato dell'esecutivo.

Il disegno di legge - si legge nella nota di Palazzo Chigi - semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di "piccole e medie imprese" emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro. Inoltre, riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.

In tema di redazione del bilancio è prevista la facoltà, per le società aventi azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali. Per facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati è estesa la qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati.

Si estende anche la possibilità di accedere allo strumento "Patrimonio rilancio", costituito da Cassa Depositi e Prestiti, alle società nate da fusioni o scissioni ma con bilanci certificati e alle imprese che non abbiamo subito sanzioni o sentenze di condanna.

Infine, sono introdotte norme innovative in materia di svolgimento delle assemblee di società per azioni quotate, di esercizio dei diritti di voto plurimo e di flottante.

Sul fronte della gestione societaria, scendendo nei dettagli contenuti nella bozza nel Ddl e non nel comunicato del governo, viene consentito alle società di emettere azioni con diritto di voto plurimo che danno agli investitori esistenti il diritto di esprimere fino a 10 voti per ogni azione posseduta, incrementando l'attuale limite di tre voti. Inoltre, viene prevista la possibilità di tenere stabilmente le assemblee attraverso il rappresentante designato, stabilizzando la misura adottata in tempi di Covid e che era stata già prorogata per il 2023.

Per quanto riguarda la vigilanza, è stato proposto che i termini per l'approvazione del prospetto decorrano dalla data di presentazione della bozza di prospetto, che sia alleggerito il regime di responsabilità del collocatore e che vengano limitati i poteri di intervento della CONSOB in materia. Inoltre, la CONSOB può essere chiamata in giudizio per attività dei soggetti vigilati nel caso si possa dimostrare un'omissione in tal senso, e diventano poi più brevi (passando da due a un anno) i periodi prima e dopo un incarico in CONSOB per impieghi all'esterno (cooling in e off).

Accanto alle misure di semplificazione e di incentivo al rafforzamento dei mercati dei capitali, il Governo ha anche ritenuto necessario affiancare norme volte a facilitare l'inclusione finanziaria, attraverso specifici percorsi di formazione per gli studenti. In particolare, le linee guida per l'insegnamento dell'educazione finanziaria saranno definite d'intesa con la Banca d'Italia e la CONSOB e sentite le associazioni maggiormente rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari.

(Foto: © Antonio Truzzi | 123RF)
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