(Teleborsa) - Nel decreto legge sull'attuazione del
PNRR "non c'è accentramento o smantellamento, come ho sentito dire. Abbiamo recepito alcune indicazioni della Corte dei Conti. Abbiamo smantellato le unità di missione sul PNRR presso i ministeri? No, è l'opposto. Provvediamo a stabilizzare il personale". Lo ha affermato il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr,
Raffaele Fitto, nella replica del governo in Aula al Senato, a chiusura della discussione generale sul decreto sulla governance e l'attuazione del Piano.
Fitto ha precisato che il decreto ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza unificata, che raccoglie Regioni, Comuni e Province. "Abbiamo recepito diverse questioni poste dalle autonomie in tema di semplificazione e accelerazioni e - ha sottolineato -
il testo è stato migliorato"."Dobbiamo darci la possibilità di usare tutte le risorse e non c'e discussione su questo. Ma di utilizzarle in modo efficace ed efficiente", ha spiegato Fitto durante il suo intervento in Aula al Senato. "C'è un tema di qualità della spesa" ha aggiunto "perché quando ci indebitiamo pesiamo sulle prossime generazioni e dobbiamo immaginare che questo sia per interventi utili per il Paese".
"Avremo diverse occasioni di confronto in Parlamento. Anzi, se in precedenza ci fosse stato più confronto in Parlamento non saremmo qui a parlare di diversi problemi, perché li avremmo affrontati prima", ha detto a conclusione della discussione generale sul decreto sull'attuazione del Piano. Fitto ha aggiunto che
"l'approccio non è quello di dar vita a polemiche o scontro" ma quello di un confronto costruttivo sul merito.
Intanto, l'Aula del Senato domattina dalle 10 l'esame del decreto Pnrr dopo la conclusione della discussione generale e l'intervento del ministro per le politiche Ue e l'attuazione del Pnrr, Raffaele Fitto. I lavori sul provvedimento, sul quale non è stata posta la fiducia, riprenderanno con le votazioni sui 289 emendamenti e si concluderanno con il voto finale. Il decreto, che scade il 25 aprile, passerà poi alla Camera in seconda lettura.