(Teleborsa) - "Il mondo sta attraversando oggi profondi cambiamenti storici: Cina e Francia, quali membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e grandi Paesi indipendenti, nonché strenui promotori della multipolarizzazione e della democratizzazione delle relazioni internazionali, hanno la capacità e la responsabilità di superare le differenze". È quanto ha detto
Xi Jinping all'inizio del
bilaterale con la controparte francese Emmanuel Macron, parlando di partenariato strategico Cina-Francia "stabile, reciproco, pionieristico e progressista con il vero multilateralismo per la pace, la stabilità e la prosperità nel mondo". Macron è il primo capo di stato europeo a visitare la Cina dopo la completa ripresa degli scambi con l'estero grazie alla rimozione delle restrizioni contro il Covid.
Xi ha ricordato che, grazie "agli sforzi congiunti di entrambe le parti, le
relazioni Cina-Francia hanno mantenuto uno slancio di sviluppo positivo e costante", con una "comunicazione strategica ad alta densità e di alta qualità attraverso vari metodi online e offline". I due Paesi hanno registrato un volume di scambi bilaterali "in rapida crescita e la cooperazione nei settori dell'aerospazio, dell'agricoltura e dell'alimentazione che ha raggiunto importanti risultati". Cina e Francia – ha concluso Xi – hanno mantenuto una stretta comunicazione e collaborazione su questioni come il cambiamento climatico, la biodiversità e lo sviluppo dell'Africa.
Sulla
crisi ucraina, la Cina insiste "nel promuovere i colloqui di pace e una soluzione politica", esprimendo la disponibilità a collaborare con la Francia per invitare la comunità internazionale a "mantenere una moderazione razionale ed evitare di intraprendere azioni che possano aggravare la crisi o portarla fuori controllo". Xi Jinping, incontrando i media dopo il bilaterale, ha detto che "bisogna rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario, astenersi dall'attaccare civili e strutture civili e proteggere donne, bambini e altre vittime di conflitti". Macron e Xi hanno chiesto oggi colloqui di pace tra la Russia e l'Ucraina "il prima possibile". La ripresa "dei colloqui di pace il prima possibile" deve essere in conformità con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite – ha spiegato il particolare il
presidente cinese – tenendo conto "delle legittime preoccupazioni di sicurezza di tutte le parti, cercando una soluzione politica e costruendo un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile".
Dopo il vertice sino-francese
il presidente cinese ha tenuto un incontro trilaterale con Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen oggi a Pechino. Nell'incontro a tre "il presidente Xi ha sottolineato che in un mondo complesso e volatile, la Cina e l'Ue devono impegnarsi al dialogo e alla cooperazione, sostenere la pace e la stabilità mondiali, promuovere uno sviluppo e una prosperità comuni e affrontare assieme le sfide globali – ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying –. La Cina è pronta a lavorare con l'Ue per indirizzare nella giusta direzione e nel giusto tono i legami Cina-Ue e rivitalizzare la cooperazione reciprocamente favorevole in vari campi, iniettando un fresco impedo nelle relazioni Cina-Ue".
Il presidente cinese ha assicurato, nei colloqui con Macron e von der Leyen, che intende sentire il
leader ucraino Volodymyr Zelensky per promuovere la ripresa di colloqui di pace con la Russia. "Ho incoraggiato il presidente Xi a contattare il presidente Zelensky, so dalle mie telefonate che il presidente Zelensky l'ha chiesto, anche pubblicamente, ed è stato interessante sentire che il presidente Xi ha ribadito la sua volontà a parlargli quando le condizioni e il momento lo consentiranno – ha detto van der Leyen ai giornalisti –. La posizione della Cina è cruciale per l'Unione europea. Come membro del Consiglio di sicurezza Onu la Cina ha una grande responsabilità e noi ci attendiamo che la Cina svolga questo compito promuovendo una giusta pace che rispetti la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina". Von der Leyen ha anche segnalato di aver sottolineato nell'incontro di essere "fermamente favorevole al piano di pace del presidente Zelensky", ma ha riferito di aver "accolto favorevolemente alcuni dei principi posti dalla Cina. In particolare in relazione alla sicurezza nucleare e alla diminuzione del rischio nucleare e le affermazioni della Cina sull'inaccettabilità dell'uso delle armi nucleari o delle minacce d'uso delle armi nucleari".
Von der Leyen ha anche detto che nell'Ue si conta "anche sul fatto che la Cina non fornisca alcun aiuto militare alla Russia né direttamente né indirettamente, perché armare l'aggressore sarebbe contro la legge internazionale e danneggerebbe significativamente le nostre relazioni".
"La Cina ha un potenziale di mediazione molto efficace e impressionante, e i recenti successi diplomatici di Pechino lo hanno dimostrato in modo eloquente. Ma la situazione con l'Ucraina è ancora difficile, per ora non ci sono prospettive per una soluzione pacifica", ha commentato il
portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.