(Teleborsa) -
I titoli del settore bancario sono crollati a livello globale a causa delle
difficoltà di due istituti statunitensi, dalla dimensione relativamente contenuta ma con grandi interconnessioni nell'ecosistema tech e delle startup. A fare scattare le vendite sono stati una cosiddetta "corsa agli sportelli" presso
SVB Financial Group - banca della Silicon Valley specializzata in sostegno alle azione innovative - e la decisione della banca di criptovalute
Silvergate di chiudere le operazioni.
Nella tarda serata dell'8 marzo, Silvergate ha annunciato la sua
intenzione di chiudere le operazioni e liquidare volontariamente la banca in modo ordinato. In una nota, Silvergate ha affermato che la decisione di liquidare la sua banca è stata "la migliore strada da percorrere" alla luce dei "recenti sviluppi del settore e normativi". Il piano di chiusura e liquidazione include il rimborso completo dei depositi. Anche se non lo ha ammesso esplicitamente, la banca focalizzata sulle criptovalute è stata duramente colpita dalle
perdite a seguito del crollo dell'exchange di criptovalute FTX.
Poche ore dopo, SVB Financial Group ha annunciato di aver
venduto 21 miliardi di dollari di titoli dal suo portafoglio (che si tradurrà in una perdita al netto delle imposte di circa 1,8 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2023) e dichiarato che stava
organizzando una vendita di azioni da 2,25 miliardi di dollari per sostenere le proprie finanze. Secondo gli analisti, la mossa è stata provocata da elevati deflussi di depositi presso la banca a causa di una più ampia flessione nel settore delle startup. SVB prevede ora un calo più marcato del margine di interesse.
Tutto ciò ha
spaventato un certo numero di importanti venture capitalist, tra cui Founders Fund di Peter Thiel, Coatue Management e Union Square Ventures, che, secondo fonti citate da Bloomberg, hanno incaricato le aziende in portafoglio di limitare l'esposizione a SVB e ritirare i loro soldi dalla banca.
L'amministratore delegato di SVB, Greg Becker, ha nel frattempo tenuto una call con i clienti e investitori della banca per tamponare la situazione,
esortandoli a "stare calmi" nel tentativo di evitare una "corsa agli sportelli".
SVB si descrive come il "
partner finanziario dell'economia dell'innovazione" ed è l'unica banca quotata in Borsa focalizzata sulla Silicon Valley e sulle startup tecnologiche. Secondo il suo sito, fa affari con quasi la metà di tutte le startup statunitensi sostenute da capitale di rischio e con il 44% delle società tech e health-care sostenute da venture capital statunitensi che sono sbarcate in Borsa lo scorso anno.
"La situazione di fondo - commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro - evidenzia due aspetti fondamentali: il primo sono le problematiche delle banche comunitarie, eccessivamente dipendenti dal clima economico della regione, sia nel bene che nel male; mentre il secondo, che resta un punto da verificare, è
se la decisione e le criticità di SVB possano essere dirette dalle maggiori preoccupazioni che il settore tecnologico della Silicon Valley sta registrando, a colpi di licenziamenti e di un deciso aumento dei costi di finanziamento".