(Teleborsa) - Il mito del Cuoppo napoletano non finisce a Napoli, ma si prepara a dominare lo street food anche nel resto d'Italia ed a conquistare la Borsa di Milano. La società
Il Cuoppo - friggitori napoletani, fondata nel 2014 dai fratelli
Giorgio e Andrea Sangiovanni, ha appena inaugurato un
nuovo store a Napoli, nel Rione Sanità, e sta progettando
prossime aperture in Italia, a Milano, Roma, Venezia e Torino, scaldando anche i motori per uno
sbarco in Borsa entro i
prossimi tre anni.
La Compagnia del Cuoppo, holding di partecipazioni già presente a Napoli con due "botteghe", a Spaccanapoli ed in via dei Tribunali, annovera tra i suoi azionisti nomi noti dell'imprenditoria nazionale ed anche fondi e compagnie di investimento, come Lucendro Sicav Plc (Gruppo Gamma Capital) e Copan Management.
Molto apprezzato dagli investitori il
piano di sviluppo presentato per il
primo round di raccolta fondi sulla piattaforma di CrowdFundMe, chiusosi in overfunding, nell’autunno 2021, con un ammontare di oltre 500mila euro, contro un primo obiettivo economico di 200mila.
La società ha, inoltre, stretto
alleanze strategiche con operatori come Marr, leader nella distribuzione nel ramo food, appartenente al Gruppo Cremonini e The Loops, impresa di comunicazione audiovisiva, con in portfolio clienti del calibro di Kimbo, Atitech e Optima Italia.
Nei prossimi cinque anni è èrevista
l’apertura di 23 locali diretti, in Italia ed Europa,
15 punti in franchising e la
quotazione a Piazza Affari sul mercato Euronext Growth Milan (ex AIM). E proprio per finanziare la propria crescita e velocizzarne il processo, Il Cuoppo punta a lanciare nella seconda metà dell’anno una
nuova campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe. “Il secondo round di raccolta fondi - sottolinea Giorgio Sangiovanni - ci consentirà di accorciare i tempi di realizzazione degli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti. E grazie ai risultati di Ebitda, passato dal 16 % del 2021 al 32% del 2022 e di utili, che si attestano dai 47mila euro del 2021 agli oltre 100mila del 2022- in un anno a dir poco complicato, per l’accavallarsi delle note vicende legate ai costi delle fonti energetiche ed alla guerra Russo-Ucraina- siamo confidenti che, sia gli attuali azionisti quanto i futuri sapranno cogliere l’opportunità di divenire parte di un’impresa promettente come la nostra”.