(Teleborsa) - Dopo un momentaneo peggioramento in occasione della diffusione delle trimestrali delle grandi banche statunitensi e dell'apertura stonata di Wall Street, le
Borse europee sono tornate a salire,
chiudendo l'ultima seduta della settimana in positivo. Rimane indietro Piazza Affari, in una giornata negativa per il comparto automotive e debole per il settore finanziario.
I mercati europee
continuano quindi a salire in questa prima parte del 2023, anche grazie al conforto in arrivo dalla riapertura cinese e dai dati macroeconomici statunitensi (ieri è stato accolto con un sospiro di sollievo il dato sul calo dell'inflazione USA a dicembre), anche se diversi problemi restano in agguato.
"La
crescita economica rimane vicina allo zero nell'Eurozona, con rischi di ribasso mitigati dal clima mite, dai sussidi energetici e da una politica fiscale ampiamente più espansiva - commenta Mark Dowding, CIO di BlueBay - La BCE sembra fermamente intenzionata ad aumentare i tassi al di sopra del 3% e a mantenerli tali fino alla fine dell'anno".
Sul
fronte macroeconomico, l'Istat
ha comunicato che a novembre 2022 la
produzione industriale italiana ha continuato a ridursi, deludendo le attese, seppure con una intensità minore rispetto ai due mesi precedenti. La produzione della zona euro
è invece cresciuta più del previsto nello stesso mese, grazie all'espansione della produzione di beni strumentali e intermedi.
Secondo Prometeia, le preoccupazioni non sono in calo: "
L'incertezza si mantiene non solo elevata ma si intensificano i segnali di preoccupazione - spiega in una nota - In particolare, in questa prima parte dell'anno sta aumentando il rischio di freno sull'attività globale, nel caso in cui vi fosse un forte aumento dei contagi in Cina conseguenti l'abbandono della strategia zero-Covid".
Diversi titoli a Piazza Affari si sono mossi in seguito alla variazione delle
raccomandazioni degli analisti. Mediobanca
ha indicato Unicredit, Poste Italiane, BPER, Enel, Stellantis, Buzzi Unicem e Inwit come "top picks" per il 2023 a Piazza Affari. Deutsche Bank ha invece visto al rialzo i target price di alcune grandi utilities italiane (Italgas, Snam, Terna).
Strappa ePrice, che
ha depositato il ricorso per richiedere l'omologazione degli
accordi di ristrutturazione dei debiti della società in stato di crisi.
Forte ribasso per
Unieuro, che accusa
i risultati dei 9 mesi chiusi con un calo del 65% dell'EBIT adjusted.
Seduta in frazionale ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,41%. Seduta positiva per l'
oro, che sta portando a casa un guadagno dello 0,77%. Deciso rialzo del
petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,48%), che raggiunge 79,55 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a +187 punti base, con il rendimento del
BTP decennale che si posiziona al 3,98%.
Tra le principali Borse europee sostanzialmente invariato
Francoforte, che riporta un moderato +0,19%, andamento positivo per
Londra, che avanza di un discreto +0,7%, e resistente
Parigi, che segna un piccolo aumento dello 0,69%.
Sostanzialmente stabile
Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il
FTSE MIB che si ferma a 25.783 punti, mentre, al contrario, il
FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 27.843 punti.
Sale il
FTSE Italia Mid Cap (+0,87%); sulla stessa tendenza, positivo il
FTSE Italia Star (+1,32%).
In Borsa di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,19 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i volumi scambiati sono passati da 0,65 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,7 miliardi.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ben comprata
BPER, che segna un forte rialzo del 3,25%.
Banco BPM avanza del 2,96%.
Si muove in territorio positivo
Iveco, mostrando un incremento del 2,84%.
Denaro su
Moncler, che registra un rialzo del 2,77%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Stellantis, che ha chiuso a -3,66%.
Giornata fiacca per
Terna, che segna un calo dell'1,00%.
Piccola perdita per
Banca Generali, che scambia con un -0,84%.
Tentenna
Pirelli, che cede lo 0,78%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Reply (+4,45%),
SOL (+3,91%),
El.En (+2,40%) e
CIR (+2,37%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Mfe A, che ha chiuso a -2,13%.
Sotto pressione
Juventus, che accusa un calo dell'1,95%.
Scivola
Mfe B, con un netto svantaggio dell'1,92%.
Sostanzialmente debole
GVS, che registra una flessione dell'1,31%.