(Teleborsa) - Buone notizie per docenti e Ata che hanno presentato ricorso con
Anief: dal 19 dicembre al 23 dicembre, i tribunali italiani hanno dato ragione ai legali del giovane sindacato condannando l’amministrazione scolastica a 146.900 euro complessive di risarcimento. I motivi sono diversi:
si va dagli scatti di anzianità per le supplenze svolte ai mancati pagamenti dei mesi estivi nella ricostruzione di carriera; dal non riconoscimento del salario accessorio (RPD/CIA) a chi stipula un contratto di tipo “breve e saltuario”; dall’assegnazione della carta del docente anche ai precari alla monetizzazione delle ferie dei dai precari non godute.
In due casi, la somma di risarcimento al dipendente è stata molto importante:
ben 24.780 euro (a Torino) e addirittura 27.567 euro (a Cuneo).Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief
“questi 150 mila euro di risarcimenti in una settimana lavorativa sono la conferma della correttezza e dell’utilità del nostro operare, sempre orientato a fare prevalere la giustizia, il rispetto della Costituzione e di quello che l’Unione europea chiede ai suoi Paesi membri. Siamo dunque senz’altro felici per questo andamento, anche se coscienti che troppo spesso la tutela del personale passa per i tribunali della Repubblica e non per le decisioni del Governo o del Parlamento. Per chi, come noi, crede nel rispetto dei diritti,
ad oggi non rimane altro che produrre ricorso attraverso i validi legali del nostro sindacato autonomo”.