(Teleborsa) - Il mercato delle
autovetture usate nei primi 10 mesi del 2022 (con dati in attesa di consolidamento) archivia una flessione del 10% con 3.743.922 trasferimenti di proprietà rispetto ai 4.159.440 dello stesso periodo 2021. I
trasferimenti netti perdono il 12,1%, mentre le minivolture si riducono del 7%.
Nei primi 10 mesi si conferma la leadership del
diesel, con il 48,7% delle preferenze (-2,0 p.p.), seguito dal
benzina con una quota al 40,3%, in leggero recupero sullo stesso periodo 2021. Il
Gpl copre il terzo posto (al 4,4% del totale) e le
ibride il quarto con una share in
crescita al 3,4%. Il
metano si ferma al 2,2%, mentre i trasferimenti netti di
auto elettriche pure (BEV) salgono allo 0,6% e le
plug-in allo 0,4%.
Continua ad accelerare la quota di scambi tra privati, che toccano il 60% di tutti i
passaggi di proprietà (guadagnando 12,4 punti), per la minore disponibilità di auto presso le reti di vendita. Scendono al 36,5% quelli da operatore a cliente finale. Cedono leggermente quelli
provenienti dal noleggio (0,6% complessivo) e perdono 1,3 punti quelli da Km0 (al 2,9%). L’analisi per regione evidenzia una flessione generalizzata per tutte le regioni italiane e conferma al 34,7% la quota dei passaggi di proprietà detenuta nei primi 10 mesi 2022 dalle prime tre regioni (Lombardia, Lazio e Campania). Il calo sullo stesso periodo 2021 è leggermente più contenuto per la Lombardia, grazie ai trasferimenti fra privati e per il Trentino Alto Adige, per gli scambi di auto usate provenienti da operatori.
Guadagnano 4,5 punti, al 51,6% di quota, i trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di
anzianità. Stabile al 15% la quota delle auto da 6 a 10 anni, un ulteriore recupero interessa quella delle vetture da 4 a 6 anni (12,1%). In contrazione la quota delle auto più fresche, in particolare quelle da 1 a 2 anni (al 3,5%), per la riduzione delle Km0.