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Confindustria Bergamo, Ricuperati: "Competitività sostenibile chiave per affrontare nuove sfide"

L'intervista alla presidente in vista dell'Assemblea di Confindustria Bergamo "Competitività sostenibile, due prospettive, una direzione"

Economia, PMI
Confindustria Bergamo, Ricuperati: "Competitività sostenibile chiave per affrontare nuove sfide"
(Teleborsa) - "In questo specifico momento storico per le imprese, 'competitività sostenibile' significa una sola cosa: crediamo che quello che è importante per le imprese per reggere gli urti di un susseguirsi di momenti difficili sia, prima di tutto, rimanere competitive, quindi essere in grado di affrontare l'arena dei mercati nei quali sono inserite con risultati che permettano loro di investire in sostenibilità e nelle grandi sfide della transizione energetica riuscendo a crescere e a svilupparsi. Un tema centrale soprattutto per quella parte di piccole e medie imprese che sono l'ossatura del nostro Paese. Si tratta, quindi, di essere imprese competitive, dove la competitività permette loro di disporre delle marginalità necessarie per poter investire in sostenibilità che è la chiave di volta del futuro". È quanto afferma Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo in vista dell'Assemblea di Confindustria Bergamo "Competitività sostenibile, due prospettive, una direzione" che avrà luogo il 5 dicembre alle 16 presso il deposito centrale dei tram della TEB, a Ranica. L'evento, aperto a tutti, con iscrizione obbligatoria sul sito di Confindustria Bergamo, sarà moderato dalla corrispondente da Milano del Financial Time Silvia Sciorilli Borrelli e vedrà gli interventi di Federico Pittaluga, amministratore delegato di Medlog Italia e Medway Italia, Filippo Addarii, managing partner di PlusValue, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e della presidente di Confindustria Bergamo. In linea con il principio di sostenibilità, sarà possibile raggiungere il luogo della manifestazione esclusivamente attraverso tram dedicati, messi a disposizione da TEB, che partiranno dai capolinea di Bergamo e di Albino e dalla fermata "Pradalunga", nel comune di Nembro, ogni 15 minuti circa.


Pensando allo sviluppo sostenibile, quali sono i punti di forza delle imprese italiane?

"Innanzitutto, facendo riferimento in particolare al nostro sistema economico tipicamente dedicato alla lavorazione e alla produzione conto terzi di componenti e macchinari, una grandissima capacità progettuale. Una capacità progettuale che significa risolvere i problemi a buona parte delle produzioni più grandi che esistono in Europa e nel resto del mondo. Siamo capaci di progettare e poi abbiamo una capacità di produrre e di tradurre questi progetti in manufatti che sono apprezzati in tutto il mondo. Un'eccellenza ingegneristica-progettuale, una qualità produttiva unica a fronte, tuttavia, di limiti nella direzione della managerialità e degli investimenti e nella valorizzazione di quello che si fa. Vi sono altri ambiti di miglioramento nella logistica, spesso considerata marginale mentre rappresenta un importante della catena del valore, e nel tema tema delle competenze, delle risorse umane formate per rispondere ai bisogni delle imprese. Bisogna puntare sui grandi valori – quelli che si sono dimostrati nei numeri meravigliosi del 2021 post pandemia dove abbiamo capito che quando il mercato funziona le aziende sono in grado di sostenerlo e di reggerlo – e allo stesso tempo su un'ottimizzazione strutturale all'interno delle imprese che permetta loro di fare un ulteriore salto soprattutto dimensionale".

Altro tema chiave le infrastrutture. Come guardate al futuro? E quali sono le priorità?

"In un ambito come quello infrastrutturale e logistico, dove grandi operatori internazionali privati definiscono progetti che poi ricadono sui territori, la prima cosa da fare è capire quali sono questi progetti e che parte prendere in questi progetti perché siano davvero al servizio delle nostre imprese. Le infrastrutture sono fondamentali perché quando trasferisci merci hai bisogno di canali di comunicazione per trasportarle da una parte all'altra del mondo. Ma allo stesso tempo le infrastrutture devono essere efficienti, sostenibili, il meno invasive possibile. In questa assemblea tratteremo anche questo tema cercando di entrare nel merito di uno di questi progetti: il Polo intermodale di Cortenuova che è uno dei tanti progetti infrastrutturali che il nostro Paese presenta".


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