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Transparency International Italia sottoscrive Manifesto "Zero Corruzione" dell'OCSE

ASPI, Nicola Allocca: “Compliance elemento chiave del business”

Economia, Trasporti
Transparency International Italia sottoscrive Manifesto "Zero Corruzione" dell'OCSE
(Teleborsa) - Tolleranza zero verso la corruzione tanto da proporre formalmente all’ONU un nuovo obiettivo, il diciottesimo, da inserire tra gli SDGs dell’Agenda 2030: il Manifesto ZerØ Corruption, promosso dal Comitato Anticorruzione del Business dell'OCSE e appena lanciato a Parigi proprio in sede OCSE, è stato sottoscritto oggi a Milano da Transparency International Italia, in apertura del BIF National Event 2022. La lotta alla corruzione - spiega la nota - è da considerarsi condizione di base per assicurare il raggiungimento di tutti i 17 obiettivi di sviluppo e offrire alle prossime generazioni un futuro realmente sostenibile.



Le imprese impegnate per la trasparenza e la correttezza subiscono un duplice danno da chi non rispetta le regole: la concorrenza sleale e il venir meno della reputazione e credibilità di tutti gli operatori economici. Per dare voce alle imprese impegnate nella lotta alla corruzione, dal 2015 Transparency International Italia riunisce nel Business Integrity Forum (BIF) alcune delle più importanti aziende italiane ed estere che ripongono particolare attenzione e impegno nelle attività di trasparenza, integrità e anticorruzione.

Il BIF National Event è l’appuntamento annuale più importante del gruppo di lavoro BIF e pone in dialogo imprese e società civile sui temi dell’integrità e della trasparenza. L’edizione 2022, andata in scena nella sede Unicredit, a Milano, dal titolo: L’anticorruzione è al centro dell’agenda del Paese? è il primo vero confronto sul livello di attenzione all'anticorruzione in Italia dopo l'insediamento del nuovo Parlamento, al quale Transparency Italia ha chiesto, lo scorso settembre, particolare attenzione con i Sette punti per la trasparenza e l’integrità nell’agenda politica.



“Con Zerø Corruption la convergenza tra la lotta alla corruzione e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile diventa finalmente esplicita. Non ci può essere vera sostenibilità senza trasparenza.” – ha dichiarato Iole Anna Savini, Presidente di Transparency International Italia – “Per questo aderiamo alla proposta del Comitato Anti Corruzione del Business dell’OCSE per promuovere e favorire i comportamenti responsabili delle imprese, riunite nel nostro Business Integrity Forum per dare la loro testimonianza di impegno concreto.”

“Esiste una issue globale che dobbiamo affrontare per assicurare un futuro equo e sostenibile per le prossime generazioni. La corruzione è la più alta forma di diseguaglianza per i nostri figli ed è in questo che dobbiamo salvaguardare risorse chiave quali sanità, educazione, benessere sociale e tutela dell'ambiente. Bisogna avere il coraggio di ammettere che è possibile eliminare la corruzione e, insieme, avere l’onestà intellettuale di inserire il contrasto ad essa fra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” ha commentato Nicola Allocca Direttore Risk, Compliance & Quality di Autostrade per l’Italia e Presidente del Comitato Anticorruzione del Business all’OCSE. “Per trasformare questo impegno in azione, occorre individuare nei piani industriali delle direttrici specifiche in ambito compliance che abilitano il raggiungimento degli obiettivi aziendali. In altri termini, bisogna iniziare a misurare la “compliance footprint” dei piani di trasformazione in modo tale da considerare i modelli di Risk, Compliance, Qualità, Antifrode, Business Continuity, Privacy... come elementi chiave del business, da valutare come gli altri obiettivi di piano”.
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