(Teleborsa) - La competizione di medio termine di quest'anno – volta all'elezione di 435 seggi della Camera dei rappresentanti, 35 del Senato, 36 governatori e 27 segretari di stato – è "too close to call", ovvero talmente serrata da non poter ancora dare un esito definitivo. Sta di fatto che l'ondata rossa che nelle previsioni della vigilia vedeva al Congresso un netto passaggio di potere a favore dei repubblicani non si è materializzata. Storicamente il partito che occupa la Casa Bianca perde a
Midterm, a parte due eccezioni dal 1934, ma i risultati provvisori del voto di ieri suggeriscono che potrebbe trattarsi della migliore tornata di metà mandato per un presidente e per il suo partito dal 2002, secondo alcuni esperti. Naturalmente bisognerà attendere i dati definitivi, ma per lo
storico Joshua Zeitz, autore dei libri "Lincoln's Boys" e "Building the great society", non ci sono dubbi: "Capisco che i suoi numeri ora non siano grandi. Ma basandosi su ciò che ha fatto con 50 senatori (contro i 50 repubblicani, ndr), il caos che ha sistemato dopo Trump, la sua leadership sull'Ucraina e ieri notte, posso dirvi come storico che Biden entrerà nei libri come un vincente".
L'
affluenza negli Stati Uniti durante le elezioni di Midterm di quest'anno – secondo i dati della Bbc – è stata la seconda più alta registrata in 50 anni, inferiore soltanto al dato del 2018: si è recato alle urne poco meno del 50% degli aventi diritto.
Il
cambio di maggioranza sembra certo soltanto alla Camera, e anche in questo caso in maniera più modesta di quanto pronosticato. Il Senato invece resta in bilico. La
Georgia, uno stato chiave per decidere il controllo del Senato Usa nelle elezioni di mid-term, andrà al ballottaggio nel mese di dicembre. L'ha confermato il segretario di stato Brad Raffensperger. La corsa per il seggio al Senato tra il rapubblicano Herschel Walker e il democratico Raphael Warnock si è conclusa con il primo al 48 per cento e il secondo al 49 per cento. Nessuno dei due, quindi, è riuscito a superare il quorum del 50 per cento. Per la legge della Georgia si dovrà tenere una nuova elezione, che è stata fissata al 6 dicembre.
"Benché si tratti delle mid term, lo sguardo punta dritto al 2024", commenta
Lucio Miranda, presidente di ExportUSA. Sicurezza, inflazione, aborto e diritti sono stati i grandi temi del confronto tra il GOP e i Dem. Esclusi dal dibattito, il commercio e relazioni bilaterali tra Unione europea e Stati Uniti. Tuttavia, dopo i recenti sviluppi internazionali (pandemia, conflitto russo-ucraino e supply chain) gli USA si confermano, ancor di più, il primo partner commerciale affidabile per l'Europa. "Macchinari, beni industriali, beni strumentali agroalimentare e vitivinicolo, continueranno ad essere settori di grande interesse per gli States – spiega Miranda–. Indipendentemente dall'esito, lo scenario geopolitico avvicinerà, giocoforza, le due sponde dell'Atlantico: l'export e l'internazionalizzazione sono salvi".
I
dati del "Census Bureau" del 2022 confermano una tendenza positiva. Il PIL di Stati Uniti e Unione europea, unitamente a scambi e investimenti, rappresentano rispettivamente oltre il 40% del PIL mondiale e oltre il 40% del complesso degli scambi di beni e servizi. Una relazione di assoluta preminenza, dunque, se si pensa che gli investimenti delle imprese dell’UE negli USA sono pari a 8 volte la somma degli investimenti dell’UE in Asia.
Il
mercato americano avrà sempre bisogno di dotarsi di tecnologie e know-how europei per implementare i grandi piani infrastrutturali, inoltre le nuove tendenze dei consumatori americani li fanno propendere per la scelta dei nostri prodotti F&B&W. Infine – sottolinea ExportUSA in una nota – la complessa materia della suppy chain, troverà una soluzione nel
"Rapporto sullo Stato della Supply Chain del 2022" che punta sul Friend Shoring, in alternativa all'Offshoring per ampi settori industriali. Tutto ciò rafforzerà il dialogo transatlantico.