(Teleborsa) -
Intesa Sanpaolo ha chiuso i
primi nove mesi del 2022 con un
utile netto pari a 4.367 milioni di euro, escludendo 1,3 miliardi di euro di rettifiche di valore per Russia e Ucraina, "pienamente in linea con l'obiettivo del Piano di Impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per l'anno in corso". L'
utile netto contabile è pari a 3.284 milioni di euro, in calo del 18% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il risultato della gestione operativa è in crescita del 2% rispetto ai primi nove mesi 2021, i proventi operativi netti in aumento dello 0,1%, i costi operativi in diminuzione dell'1,8%.
Il
costo del rischio dei primi nove mesi del 2022 annualizzato a 54 centesimi di punto (da 59 nell'esercizio 2021), a 27 se si esclude lo stanziamento per l'esposizione a Russia e Ucraina al netto di circa 0,3 miliardi di euro di rilascio a valere sulle rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19, con 0,4 miliardi di euro di
overlay per accantonamenti generici ancora disponibili.
La riduzione dei
crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, è pari a circa 3,9 miliardi di euro da fine 2021 e a circa 54 miliardi dal picco di settembre 2015. Lo stock di crediti deteriorati scende, dal dicembre 2021, del 25,5% al lordo delle rettifiche di valore e del 14,8% al netto.
L'
incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari al 2,4% al lordo delle rettifiche di valore e all'1,3% al netto considerando il dato contabile al 30 settembre, pari rispettivamente al 2,2% e all’ 1,2% pro-forma tenendo conto della riduzione per le ulteriori cessioni previste nel 2022 già oggetto di accantonamento nel quarto trimestre 2021. Il
livello di copertura specifica dei crediti deteriorati è al 46,9% a fine settembre 2022, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 65,8%.
Il CdA ha deliberato la distribuzione di 7,38 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come
acconto dividendi a valere sui risultati del 2022, non sussistendo controindicazioni derivanti dai risultati prevedibili per il quarto trimestre 2022 né raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Intesa Sanpaolo che ostino a tale distribuzione.
Intesa Sanpaolo sottolinea che "le iniziative industriali del Piano di Impresa 2022-2025 sono ben avviate ed è
confermato l'obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025, con un chiaro e forte rialzo derivante dall'aumento dei tassi di interesse (crescita di circa 2 miliardi di euro su base annua degli interessi netti assumendo il tasso Euribor a 1 mese in media d’anno pari al 2%).
Per il 2022 si prevede un utile netto di oltre 4 miliardi di euro a seguito della riduzione dell'esposizione verso la Russia e della forte performance operativa del terzo trimestre, nonostante il peggioramento nell'offerta di materie prime/energia.