(Teleborsa) -
Lotta all’abusivismo e radicamento sul territorio: questi i due temi chiave del primo
congresso della Commissione di Albo nazionale podologi, in programma il 14-15 ottobre presso il Centro Congressi del Museo Ferroviario di Pietrarsa, a Napol.
Si riuniranno
più di 500 podologi per discutere del
nuovo codice deontologico e revisione del profilo professionale, ma anche di cassa previdenziale, progettualità, Lea, di rapporti tra Commissione, Università, società scientifiche e tecnico-scientifiche e di multidisciplinarietà.
I podologi lanciano, dunque, un
allarme sull’abusivismo, una realtà sempre più dilagante che mette seriamente a rischio la salute della collettività. Una piaga dilagante che non assicura che l’attività professionale venga svolta con serietà e competenza a dispetto del Ddl Lorenzin (22 dicembre 2017) che punisce severamente chi esercita abusivamente una professione sanitaria. Occorre dunque cambiare passo e intensificare la lotta insieme con le istituzioni.
Il primo modo per
contrastare il fenomeno è sicuramente far conoscere alla popolazione le competenze della professione tramite
campagne di sensibilizzazione.
Il titolo del congresso “Podologia in movimento” racchiude uno dei fini che la Commissione di Albo nazionale si sta ponendo, quello di traghettare verso il futuro la professione del podologo, dove
la formazione e il riconoscimento professionale sono condizioni
imprescindibili.
Durante le due giornate congressuali verranno affrontati, nel corso della plenaria,
altri temi rilevanti quale
l’equità di genere e le nuove tecniche diagnostiche, oltre a sessioni parallele dedicate alle
nuove tecnologie, con uno stretto legame con le aziende di settore.
"Gli ultimi due anni sono stati tristemente caratterizzati dall’emergenza pandemica e per questo motivo l’obiettivo del comitato organizzatore è quello di rendere il primo congresso un appuntamento di incontro in presenza, confronto e aggiornamento tra i professionisti", afferma Vito
Michele Cassano, presidente della CDAN podologi -