(Teleborsa) -
Banca Ifis chiude il primo semestre dell'anno con un
utile netto in crescita del 50% a 72,5 milioni di euro,
guidato principalmente dalla
performance dei ricavi (+12%).
Le attività di
Factoring e Leasing sono cresciute tutte a tassi superiori rispetto ai mercati di riferimento, confermando il dinamismo della rete commerciale della Banca. In aumento gli incassi del
business NPL, grazie alla maggiore efficienza dell’attività di recupero dei crediti e alla qualità del portafoglio, dovuta all’approccio prudenziale in sede di acquisto dei portafogli NPL degli ultimi anni.
Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, ha tenuto a sottolineare che "quest’andamento riflette la resilienza del nostro modello di business che ci permette di operare traendo vantaggio dall’elevata specializzazione, dagli investimenti in innovazione dei processi e dalla gestione sostenibile del credito in mercati dove la nostra Banca detiene un forte vantaggio competitivo".
"I solidi risultati semestrali e l’approccio conservativo nell’assunzione dei rischi adottato negli ultimi anni - ha aggiunto - ci consentiranno di affrontare al meglio il possibile scenario macroeconomico avverso dei prossimi trimestri, continuando a svolgere il nostro ruolo di supporto all’economia reale".
Le
rilevanti riserve accantonate per il Covid nel corso dei precedenti esercizi, inutilizzate, sono state
riqualificate per far fronte ai potenziali rischi macroeconomici derivanti dal
conflitto tra Russia e Ucraina, e al rallentamento della crescita economica.
Il semestre evidenzia un
margine di intermediazione è in crescita del 11,6% a 324 milioni di euro (290,4 milioni di euro al 30.06.2021) e beneficia di maggiori ricavi nel Settore NPL, pari a 135 milioni di euro (+9,5%) e nel Settore Commercial & Corporate Banking, pari a 142,2 milioni di euro (+1,6%).
Solida posizione di liquidità: circa 1 miliardo di euro al 30 giugno 2022 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.000%).
Il CET1 è pari a 14,92% (15,44% al 31 dicembre 2021) ed il TCR al 19% (19,63% al 31 dicembre 2021), calcolati escludendo
l’utile del primo semestre 2022.