(Teleborsa) -
Al via oggi i lavori di manutenzione del Nord Stream 1 che dovrebbero durare 10 giorni, quando il gasdotto dovrebbe riprendere a funzionare regolarmente. Il condizionale però è d'obbligo perché in tanti in Europa ritengono più che probabile l'opzione che Mosca approfitti dell'occasione com
e pretesto per chiudere il rubinetto delle forniture.
Nella giornata di oggi ridotte
di un terzo le forniture di gas all'Italia rispetto alla media degli ultimi giorni. "Gazprom ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a
Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno. Eni fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi", ha scritto la compagnia italiana. Anche la società austriaca
OMV ha annunciato che Gazprom sta riducendo ulteriormente la fornitura di gas al Paese.
L'Ue, intanto, si prepara ad ogni scenario. La situazione è chiaramente seria e dobbiamo essere prepara
ti. A metà luglio, come è noto, verrà varato un piano di prevenzione in vista dell'inverno". E' quanto ha spiegato Tim McPhie, portavoce della Commissione Ue, in merito agli ulteriori tagli del gas messi in atto da Mosca. "E' necessario arrivare il prima possibile ad una autonomia
energetica dalla Russia", ha aggiunto il portavoce europeo sottolineando come occorra comunicare alla popolazione "l'importanza del risparmio energetico" e ricordando che la Commissione, tra gli strumenti, ha già varato il RePowerEu.
Cresce dunque il timore di un taglio completo dei rifornimenti del gas russo e in particolare in Germania si immagina che il prossimo inverno sarà
"freddo, buio e caro", come ha titolato l'edizione weekend del giornale economico Handelsblatt, immortalando una porta di Brandeburgo
resa bluastra dal ghiaccio.Il tetto al prezzo del gas "è uno dei possibili strumenti su cui stiamo discutendo ma al momento non c'è una proposta della Commissione sul 'price cap'. Ci sono diversi Stati membri che stanno facendo proposte e stiamo affrontando il tema ma non c'è una proposta della Commissione sul 'price cap'": a dirlo è il commissario europeo agli Affari economici
Paolo Gentiloni arrivando alla riunione dei ministri delle finanze dell'area euro a Bruxelles.
C'e' da essere
"preoccupati" per l'eventualità di una interruzione del flusso di gas dalla Russia all'Ue perchè causerebbe "non solo conseguenze macroeconomiche sulla crescita", ma "una situazione difficile", che "dovremmo gestire". La Commissione, come aveva annunciato la sua presidente Ursula von der Leyen la settimana scorsa, sta preparando "per il 20 luglio una comunicazione per affrontare esattamente queste questioni", ha ricordato Gentiloni, aggiungendo che "non siamo ancora nello scenario avverso, ma naturalmente i rischi di arrivarci stanno aumentando". Al suo arrivo all'Eurogruppo, anche il vicepresidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha evocato la possibilità di una interruzione totale dell'approvvigionamento di gas dalla Russia.
"Non è il nostro scenario di base", ha detto, ma comunque "non è un rischio che possiamo escludere
. Ci stiamo preparando a livello dell'Ue e degli Stati membri anche per questa eventualità", ha concluso.