(Teleborsa) - Le quotazioni di petrolio si muovono in rialzo, dopo che
in Siria è caduto il regime di Bashir Al-Assad, con gli investitori che temono un
rallentamento della domanda di greggio, a causa di una modesta crescita dell'economia globale.
Il
Brent del Mare del Nord si attesta a 71,8 dollari al barile, in progresso dello 0,95%, mentre il
WTI, contratto di gennaio, sale a 67,96 dollari al barile, mostrando un incremento dell'1,14%.
Nella notte tra sabato e domenica i ribelli hanno preso Damasco e dichiarato la Siria "libera". Il dittatore siriano Bashar al Assad ha già lasciato il Paese con la sua famiglia ed è arrivato in Russia, da anni suo alleato, dove riceverà asilo. Questa sera il
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione d'emergenza, secondo quanto dichiarato da diverse fonti diplomatiche. Le consultazioni si svolgeranno a partire dalle 21.00 italiane e sarebbero state richieste dalla Russia.
La scorsa settimana,
l'Opec+ ha
posticipato di tre mesi gli aumenti di produzione di oro nero, pianificati fino ad aprile e, ha esteso i tagli fino alla fine del 2026.
(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF)