(Teleborsa) -
Snam chiude il primo trimestre dell'anno con
ricavi totali pari a 808 milioni di euro in aumento del 14,8% rispetto al primo trimestre 2021, per effetto della "crescita dei business regolati e dei business della transizione energetica".
Il
Margine operativo lordo (
EBITDA) si attesta a 588 milioni di euro (+5,2% rispetto al primo trimestre 2021), mentre l'
Utile netto adjusted di gruppo è pari a 325 milioni di euro, in crescita del 3,8% rispetto al primo trimestre 2021, per effetto della "positiva performance operativa e della crescita del contributo delle società partecipate".
L'
Indebitamento finanziario netto di 12.620 milioni di euro si confronta con i 14.021 milioni al 31 dicembre 2021,
in riduzione principalmente per la temporanea variazione del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento.
“
I risultati del primo trimestre mostrano la solidità del core business di Snam, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate, elementi che hanno consentito di compensare gli effetti derivanti dalle disposizioni del nuovo periodo regolatorio in tema di remunerazione del capitale per le attività caratteristiche - ha commentato
Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam -. La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione inoltre conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale. Per questo siamo anche
al lavoro per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali
operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a
raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder”.
OutlookSnam precisa nella nota dei conti che "
non è attiva nel mercato russo e non detiene partecipazioni, anche in joint venture, in società russe". A oggi, sulla base delle informazioni disponibili e delle stime del management, la società "prevede un impatto complessivamente limitato rispetto ai risultati economico-patrimoniali dell’anno in corso, il che consente di
confermare la guidance sull’utile netto 2022 di circa 1,1 miliardi di euro, assumendo la stabilità della quota in De Nora e del contributo delle consociate austriache e una domanda gas costante".