(Teleborsa) - Potrebbe passare - come tutti auspicano - dalla
via diplomatica la soluzione alla
grave crisi Ucraina: dal ministero degli Esteri russo, intanto, è arrivata la conferma che gli Stati Uniti hanno inviato una risposta scritta alle richieste di sicurezza di Mosca su Ucraina e Nato (in particolare, viene chiesto che sia sancito il ritiro delle truppe
Nato da Bulgaria, Romania e dagli altri paesi dell'Europa centro orientale, dopo la caduta dell'Urss membri Nato e la rinuncia ad un allargamento ad est).
Gli S
tati Uniti non hanno reso pubblica la loro risposta, ma pur anticipando che le principali richieste della Russia sono inaccettabili, hanno avviato la
possibilità di un dialogo Usa-Russia. La risposta data al governo russo sulle garanzie di sicurezza evidenzia come gli Stati Uniti siano "aperti al dialogo" e "preferiscano la diplomazia" per risolvere la crisi ucraina. Così nel corso di un punto stampa il segretario di Stato americano Blinken che si è anche detto pronto a parlare con il suo collega russo
Serghiei Lavrov "nei prossimi giorni", ma - ha precisato
- "senza una de-escalation da parte russa siamo pronti a prendere le
adeguate contromisure".
L'Europa, intanto,
fa quadrato. Sosteniamo una
de-escalation attraverso vari canali diplomatici" - così scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo,
Charles Michel - una minaccia
contro l'Ucraina è una minaccia contro l'Europa. L'Ue e i suoi partner hanno dimostrato la loro solidarietà e unità". Quindi, conclude:
"qualsiasi aggressione porterà a conseguenze gravi e massicce".