(Teleborsa) - Il Primo Ministro finlandese,
Sanna Marin, ha chiesto di tagliare l'attuale giornata lavorativa di
otto ore, sostenendo che orari più brevi potrebbero essere compensati da una
maggiore produttività. E' quanto riferisce il quotidiano Helsinki Times. La richiesta è stata avanzata durante il discorso di ieri sera al suo partito socialdemocratico.
Marin, che aveva lanciato l'idea di una giornata di
sei ore prima di diventare Premier, avrebbe bisogno di convincere gli altri quattro partiti della sua coalizione a spingere su una
riduzione della giornata lavorativa a causa della
crescente disoccupazione dovuta al
coronavirus.
Diversi Paesi in
Europa hanno già salutato le
40 ore settimanali italiane: dall'
Olanda alla
Norvegia.
Ad ispirare la giovane Marin, la vicina
Svezia, in particolare la città di
Goteborg dove la Toyota ha introdotto la
giornata di 6 ore con risultati davvero incoraggianti:
dipendenti più soddisfatti e produttività in aumento.
La questione, però, non riguarda solo il
Nord Europa, da molti considerato il regno del welfare. Basti pensare che anche gli instancabili giapponesi hanno sperimentato con successo l’orario ridotto. Settimana lavorativa breve per
Microsoft Japan: quattro giorni in ufficio e, ovviamente, nessuna riduzione della retribuzione. Una decisione che i
dipendenti hanno accolto con entusiasmo, dimostrato nei fatti da un consistente
salto nella produttività: dall’analisi delle vendite per dipendente, è infatti emerso che i lavoratori sono stati quasi il 40% più produttivi durante l’agosto delle settimane lavorative
brevi che nello stesso mese
dell’anno precedente.