(Teleborsa) - Si allungano i tempi per un ritorno ai livelli pre Covid del
traffico passeggeri nel settore del
trasporto aereo. Secondo quanto stimato da
IATA, l'associazione internazionale delle compagnie aeree, si dovrà attendere almeno il 2024, un anno più tardi rispetto a quanto precedentemente stimato.
Il recupero nel
corto raggio avverrà prima, nel 2023, ma sempre un anno in ritardo rispetto alle precedenti previsioni. Per il 2020, la IATA prevede che il numero di passeggeri globali diminuirà del 55% rispetto al 2019, peggiorando del 46% le previsioni diffuse ad aprile.
"Il traffico passeggeri – ha dichiarato
Alexandre de Juniac, Direttore generale e Ceo della Iata – ha toccato il fondo ad aprile, ma la forza della ripresa si è rivelata molto debole. Qualche miglioramento è stato osservato nei voli domestici. I mercati internazionali rimangono in gran parte chiusi. La
fiducia dei
consumatori è depressa e non aiutata dalla decisione del fine settimana scorso del Regno Unito di imporre una quarantena generale a tutti i viaggiatori che tornano dalla Spagna. E in molte parti del mondo le infezioni sono ancora in aumento. Tutto ciò indica un periodo di recupero più lungo e una maggiore sofferenza per l'industria e l'economia globale".
"Per le
compagnie aeree – ha aggiunto de Juniac – questa è una
cattiva notizia, che indica la necessità per i governi di continuare con misure di soccorso al settore, finanziarie e non".