(Teleborsa) - Un
piano eccezionale, come i tempi che l'Europa sta vivendo, che mobilita la
cifra monstre di 750 miliardi di euro ma che soddisfa tutte le
richieste dei cosiddetti Paesi "frugali", guardando al futuro dell'Unione in chiave green.
È
"Next Generation Eu", questo il nome del programma di rilancio dell'economia per fronteggiare la
crisi Covid-19 svelato dalla Presidente della Commissione UE
Ursula von der Leyen.
Il piano prevede due voci: "500 miliardi di sovvenzioni e 250 miliardi di prestiti", ha specificato von der Leyen precisando che le sovvenzioni sono in realtà "investimenti comuni nel nostro futuro", che "non riguarderanno il debito passato".
Si tratta dunque di fondi che saranno erogati "
attraverso il bilancio comunitario", come "
investimenti per le priorità della preservazione del mercato unico, del 'Green Deal', della transizione digitale e della resilienza" dell'economia europea.
Un piano per il presente e per il futuro, sottolinea la Presidente della Commissione, ricordando che "
non è una novità", visto che "il bilancio comunitario ha sempre finanziato sovvenzioni per investimenti specifici".
Con il Recovery fund il bilancio dunque viene usato con un "
concetto completamente nuovo", rimanendo allo stesso tempo "il miglior strumento per
superare i pregiudizi".
Il programma, ha sottolineato von der Leyen, "è molto trasparente, ha regole chiare che si sono rivelate efficaci. Serve un nuovo inizio e sono fiduciosa che ce la faremo", ha aggiunto tornando sul concetto che "
nessuno può ripararsi da solo".
"Un'economia in difficoltà da una parte indebolisce una forte dall'altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice: voglio che prendiamo
una strada forte insieme", ha dichiarato.
Il piano inoltre "
soddisfa tutte le richieste dei frugali di un bilancio moderno. Il 60% di questa proposta va verso politiche nuove, chiedono anticipi e li abbiamo, chiedono di legare le sovvenzioni alle riforme del Semestre Ue, e lo abbiamo previsto, e chiedono che
non porti a una mutualizzaizone del debito. E così sarà, perché il meccanismo, che usa garanzie degli Stati, è legato al bilancio UE e alla sua ripartizione, che ha regole chiare", ha specificato.
Anche per questo, il Recovery fund deve essere visto come il piano di rilancio dell'economia UE e
non "il primo passo" verso un "Tesoro" Ue o una politica di Bilancio unica. "Questo è una tantum (one-off) ed è eccezionale", ha precisato.
Ora "la discussione è tra la dimensione dei prestiti e dei finanziamenti a fondo perduto, e su quanto dovremo raccogliere sul mercato. È positivo iniziare a lavorare ad una soluzione, che subirà parziali modifiche come accade nei negoziati, ma - ha concluso - sono convinta che
questa sia la risposta che dobbiamo dare per risolvere questa crisi acuta".