(Teleborsa) -
Buone notizie per il nostro Paese in occasione della
Giornata mondiale contro il cancro: in
10 anni in Italia, i
pazienti vivi dopo la diagnosi di tumore sono aumentati del
53 per cento. Erano
due milioni e 250mila nel 2010, oggi sono 3 milioni e 460mila. Un risultato molto importante, che dimostra i
passi in avanti realizzati nell’assistenza oncologica e che colloca il nostro paese ai vertici in
Europa e nel mondo.A preoccupare però è
l'allarme lanciato dall’organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) “Il mondo vedrà un aumento del 60% dei casi di tumore nei
prossimi 20 anni” se non ci sarà un cambio di rotta. La crescita maggiore di nuovi casi
, stimata dell’81%, si verificherà nei paesi a basso e medio reddito, dove i tassi di sopravvivenza sono i più bassi.
Tanti i
passi avanti fatti, molti di più quelli ancora da fare per battere definitivamente un
"nemico" che continua a mietere troppe
vittime. Fondamentale, in quest'ottica, sottolineare come una
prevenzione corretta giochi un
ruolo di primaria importanza. Tra i meno conosciuti, ad esempio, ma ugualmente pericolosi, il
tumore mammario maschile. LA PREVENZIONE SALVA LA VITA - "Anche
l’uomo deve prendersi cura della propria salute e la prevenzione è fondamentale, non solo per questo tipo di malattia – dichiara
Mario Rampa, Medico Chirurgo Senologo. Una
diagnosi tempestiva, infatti – prosegue Rampa - è
importante e offre molte più possibilità di
guarigione se la
malattia viene riscontrata in tempo".